Sabato scorso contro il San Salvatore Selargius la Iannas Virtus Cagliari ha collezionato la settima vittoria consecutiva su sette gare di campionato. La squadra è affamata di vittorie e lo si vede, tanto che coach Staico preferisce tiare il freno a mano e suddividere in maniera mirata la presenza del gruppo in campo, in particolare dando spazio alle ragazze del vivaio, le giovani che ancora hanno tanto da imparare e piano piano crescono e maturano. Una di queste è Giulia Corda, play, classe 2005 e un grande amore per la pallacnestro. A lei piace correre, regalare assist alle compagne e, qualche volta si prende la libertà di trovare la via del canestro.
Giulia, sei entrata quasi di “prepotenza” in questo gruppo. Le prime apparizioni lo scorso anno con Iris Ferazzoli, dove in qualche modo hai maturato più esperienza e, in serie B addirittura entri da titolare. Soddisfatta?
“Sono soddisfatta di poter ottenere sempre più spazio all’interno della squadra e più fiducia da parte di Fabrizio. Sono certa che avrò la possibilità di maturare ancora per migliorare le mie prestazioni e mostrare la versione migliore di me in campo”
Con chi hai legato maggiormente?
“Oltre a tutte le altre ragazze con cui ho condiviso le giovanili, e considero tutte loro come una famiglia, ho legato anche con le “grandi”, che cercano di integrarci sempre più per costruire un gruppo unito e, devo ammettere che si sono sempre dimostrate molto disponibili e accoglienti”.
Carolina Scibelli, Anna Lussu, Carla Lucchini e Federica Brunetti…hanno tanto da insegnare vista l’esperienza.
“Per me osservarle in allenamento e in partita è molto prezioso. Sono professioniste che cercano di dare sempre il massimo. In particolare Anna Lussu, avendo il mio stesso ruolo, è un esempio e un riferimento molto importante. Tutte loro comunque, dall’alto della loro esperienza cercano sempre di dare una mano, soprattutto nei confronti di noi under dalle quali possiamo imparare molto”
Chi è Giulia Corda?
Sono una ragazza nata nel 2005, e frequento il quarto anno del liceo scientifico “Pacinotti”. Gioco a basket come playmaker sin dall’età di 4 anni, inizialmente in diverse altre società, dove mi sono appassionata a questo sport. Poi compiuti i 10 anni sono arrivata alla Virtus che è diventata per me come una seconda casa. Cerco di conciliare lo studio, con lo sport e la vita sociale anche se ogni tanto può risultare complicato”.
Grinta e voglia di vincere…queste le tue caratteristiche…e poi?
“Le caratteristiche che mi spingono a dare il meglio sono sicuramente la mia competitività e la tensione al risultato. In campo cerco di dare la mia visione di gioco e trasmettere la mia voglia di vincere anche alle mie compagne”.
Che gruppo è quello di quest’anno?
“Sicuramente un gruppo con tante figure importanti che si sta plasmando partita dopo partita per arrivare ad un obbiettivo comune molto importante”.
Staico è uno che pretende? Come ti trovi ad avere lui come allenatore?
“Fabrizio è un allenatore che pretende tanto dalle sue giocatrici, ma che se ripagato con l’impegno dà tante possibilità e occasioni. È già stato il mio allenatore l’anno scorso con l’under 16 e con la rappresentativa arrivando sempre ad ottimi risultati, come la vittoria del campionato regionale. Mi trovo molto a mio agio nel parlare con lui e ad averlo come allenatore, credo che possa aiutarmi nella mia crescita personale e sportiva”.
Perché la pallacanestro?
“È stata una decisione “indirizzata” fin da quando ero piccola dalla mia famiglia che segue e ama questo sport, ma col tempo mi sono innamorata di questa disciplina. Ormai è diventato un modo per sfogarmi e quando gioco mi libero da tutti i pensieri”.
A chi ti ispiri,sempre che tu abbia un punto di riferimento nel mondo del basket?
“Non mi ispiro a nessun giocatore in particolare, però durante il mio percorso ho conosciuto degli allenatori tra cui Franca Spinetti,Anna Cocco, Jean Patrik Sorrentino e Nello Schirru che oltre ad avermi avvicinata al mondo della pallacanestro, mi hanno aiutata a crescere dal punto di vista personale. Un pensiero particolare lo dedico a Mario Vascellari o Marione, come si faceva chiamare da noi, che resterà sempre un punto di riferimento per la passione che mi ha trasmesso”.
Molti dicono che sei giovane e hai grandi potenzialità. Le stesse cose che dicevano di Beatrice Carta l’ultimo “talento” sfornata in casa Virtus. Cosa pensi di questo paragone?
“Mi fa molto piacere sentire questo paragone ed è davvero gratificante. Non mi dispiacerebbe una carriera come la sua nella quale è riuscita, contemporaneamente, a giocare per una grande squadra e studiare. Spero di essere all’altezza di questo paragone, ma per ora punto a migliorare giorno per giorno”.
Giochi anche nelle giovanili…quante ore di basket al giorno?
“Mi alleno quasi tutti i giorni per 2 o 3 ore sia con la prima squadra che con l’under e due volte alla settimana oltre l’allenamento faccio anche la preparazione atletica. In più quest’anno giocherò in u17/u19 e serie B”
A proposito di talento. Quale sarebbe la tua più grande soddisfazione: tornare in A2 con la Virtus, vincere il titolo regionale con la B e con le formazione Under (17 e 19), una chiamata in Nazionale o altro?
“Chiaramente mi piacerebbe vincere tutto ma, per ora, il nostro obbiettivo primario è quello di vincere la serie B per poi provare a tornare in serie A2. Sarebbe una grande soddisfazione personale vincere anche gli altri due campionati under che l’anno scorso per causa Covid-19 sono stati interrotti”.
Tua mamma ha giocato a basket (nello Sforza) ed è sempre presente alle tue gare. Cosa hai preso da lei? Ti consiglia?
“Da lei ho preso la passione per questo sport, oltre ad avere lo stesso ruolo ci accomuna la determinazione e la perseveranza nel praticarlo. È un punto di riferimento e mi sostiene sempre, infatti appena la vedo sugli spalti mi sento subito più sicura. Lascia ai miei allenatori il compito di darmi consigli tecnici, ma è sempre pronta ad aiutarmi moralmente, a confortarmi e darmi la carica giusta per giocare”.
Prossimo turno vi attende l’Astro, formazione che finora ha una vittoria all’attivo. Che gara sarà?
“L’Astro è una bella squadra che non va sottovalutata, ci impegneremo come sempre a dare il massimo”.
Ma l’A2 è alla portata di questo gruppo?
“Penso che con la squadra al completo, quindi con il rientro di Brunetti, il gruppo sia molto competitivo e la società meriti di tornare in A2”.
Grazie Giulia e…. buon basket
E Brava Giulia e Brava Giulia!
Prenditi la vita che Vuoi!
Brava Giulia e Brava Giulia!
Sceglitela! certo che Puoi!
Brava Giulia e Brava Giulia!
Certo che, certo che Puoi! (Vasco Rossi)
Ufficio Stampa Iannas Virtus Cagliari
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