martedì 21 settembre 2021

Il CUS Cagliari mantiene la sua identità: ben 8 le atlete confermate

Il club universitario non rinuncia allo zoccolo duro degli ultimi anni: Striulli, Ljubenovic, Niola, Caldaro, Puggioni, Prosperi, Saias e Madeddu restano in rossoblù

Un nucleo storico, capace di garantire alla squadra un'identità tecnica ben riconoscibile. Anche nel prossimo campionato di Serie A2 Femminile il CUS Cagliari potrà contare sullo zoccolo duro che ha contraddistinto le ultime stagioni. Tenendo fede alle sue politiche di continuità, il sodalizio universitario ha infatti stabilito la conferma di ben 8 atlete: Erika Striulli, Ana Ljubenovic, Rachele Niola, Eugenia Caldaro, Arianna Puggioni, Giulia Prosperi, Sara Saias e Federica Madeddu.

Classe 1990, Striulli - capitano e condottiero della squadra di coach Xaxa - ha rinnovato con entusiasmo il suo matrimonio con il club di Sa Duchessa, in cui militerà per il quarto anno consecutivo. In ripresa dopo l'infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio destro accusato nel corso della serie di playout contro Bolzano, la playmaker veneta è pronta a mettere a disposizione il suo carisma e il suo talento. Pur tormentata a più riprese dai problemi fisici, nella scorsa stagione ha contribuito in maniera consistente alla salvezza del CUS con 13.6 punti, 3.5 rimbalzi e 3.2 assist di media in 15 apparizioni sul parquet.

Sarà 'universitaria' per il terzo anno in fila, invece, Ana Ljubenovic, 33enne pivot originaria di Lubiana (Slovenia). Ormai isolana d'adozione (ha indossato anche le canotte di Astro, Virtus e San Salvatore) nelle due precedenti stagioni ha offerto delle solide garanzie in termini di rendimento. Il suo 2020/2021 si è concluso con 11.2 punti, 7.5 rimbalzi e 1.5 assist per gara con ben 5 'doppie-doppie'. 

Arriva a quota 6 stagioni consecutive in rossoblù, invece, Rachele Niola, play-guardia classe 1993. Giocatrice in grado di incarnare perfettamente la filosofia di gioco del CUS, fatta di aggressività difensiva e concentrazione, negli anni ha sempre saputo aiutare la causa con prove di grande dedizione. Per lei, nel 2020/2021, 4.7 punti di media in 32 presenze con 3 escursioni in doppia cifra al cospetto di La Spezia, Civitanova Marche e Bolzano. 

Al pari di capitan Striulli, anche Eugenia Caldaro ha compiuto una vera e propria scelta di vita sposando il progetto CUS per il quinto anno di fila. Ala forte nata a Vicenza nel 1996, garantisce a coach Xaxa impatto difensivo e consistenza a rimbalzo. Già studentessa dell'ateneo cagliaritano, nell'ultima annata ha fornito 5.7 punti e 3.6 rimbalzi per gara e una 'doppia-doppia' da 12 punti e 11 rimbalzi nel derby della 14a giornata contro la Virtus. 

Tiratrice specializzata dall'arco, ma non solo: anche nel 2021/2022 Arianna Puggioni sarà parte del roster. Guardia classe 1999, nella sua prima stagione completa in maglia CUS (2019/2020) è stata una delle più brillanti rivelazioni del Girone Sud di A2, viaggiando a oltre 7 punti di media. Nel campionato appena concluso, invece ha fatto registrare 4.2 punti per gara in 32 apparizioni in campo.

E' arrivata a Sa Duchessa poco più di 12 mesi fa, ma si è già calata in maniera perfetta nella realtà cussina Giulia Prosperi, guardia/ala nata a Roma nel 1997. Giunta in Sardegna nell'estate del 2020 dopo un positivo biennio a Umbertide, nell'ultimo campionato si è segnalata come uno dei perni del roster universitario con 9.1 punti, 4.8 rimbalzi, 1.6 recuperi e 1.5 assist a partita. 

Dopo aver chiuso in grande stile il torneo scorso, è pronta a proseguire la sua avventura a Sa Duchessa anche Sara Saias. Playmaker classe 2001, cresciuta tra Basket Assemini e Mercede Alghero, è approdata al PalaCUS nel novembre del 2018. Cresciuta al fianco di Erika Striulli, la scorsa primavera ha sopperito all'infortunio del capitano ergendosi a protagonista. Il suo talento è esploso nei delicatissimi playout salvezza e, in particolare, nella 'bella' di finale contro Livorno, quando ha condotto la squadra alla vittoria con 20 punti in 37 minuti, 3 rimbalzi, 3 assist e 7/13 da due.

Nel corso della sua giovane carriera, Federica Madeddu ha già dovuto lottare parecchio contro la sfortuna. Nell'ultimo finale di campionato la promettente giocatrice cresciuta 'in casa' ha dovuto accusare un nuovo brusco stop, ma fin da subito ha iniziato a lavorare con il solito entusiasmo per accorciare i tempi di recupero. Molto dotata in termini di atletismo e fisciità, l'ala nata nel 2001 vanta anche una rara capacità di correre in campo aperto. Prima dell'infortunio offriva alla causa 3.8 punti e altrettanti rimbalzi di media, con un season high di 11 personali contro Ponte Buggianese. Il CUS l'attende a braccia aperte. 

"La nostra non è solo una continuità di tipo tecnico - precisa il dirigente responsabile Mauro Mannoni - quando sono arrivato al CUS, nel 2016, mi era stato chiesto di rafforzare il legame tra l'ateneo e la squadra, facendo in modo che le giocatrici fossero pienamente partecipi della nostra realtà. Fin dal primo giorno, dunque, abbiamo lavorato in questa direzione, e oggi, con soddisfazione, possiamo dire che Caldaro ha conseguito la laurea magistrale all'Università di Cagliari, Prosperi si appresta a fare altrettanto, mentre Niola aveva già ottenuto lo stesso traguardo in passato. A questo si aggiungono le cagliaritane 'per scelta', come Striulli e Ljubenovic. Per noi, insomma, è essenziale che ci sia una stretta relazione tra le atlete, l'ambiente CUS e la città. Il concetto di appartenenza è tra le nostre priorità assolute. Ci fa piacere portare avanti questa politica che si pone in controtendenza rispetto alle solite dinamiche del basket femminile. Tutte le ragazze confermate sono animate da forti motivazioni, e questo aspetto si rivelerà determinante nel prossimo campionato, quando saremo chiamati a fare i conti con un girone molto rinnovato".


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