A cinque anni di distanza dall'ultima volta, sarà ancora la sfida tra Pirates ed Esperia Cagliari a decretare il vincitore del campionato regionale di Serie C Silver. Rispetto al confronto del 2016, che vide l'Accademia lanciarsi verso un memorabile percorso negli spareggi nazionali, i protagonisti sono quasi interamente cambiati, mentre i pochi reduci (cinque in totale) hanno in buona parte cambiato fazione. Stavolta i granata partono con i pieni favori del pronostico, considerato il cammino immacolato della regular season. La Teti Aqe, però, non vuole assolutamente recitare il ruolo della vittima sacrificale. "Non sarà semplice mettere in difficoltà l'Esperia - ammette coach Sassaro - ma questo non vuol dire che non proveremo a fare tutto il possibile per ribaltare il pronostico. Le differenze tra noi e loro sono sotto gli occhi di tutti: tenendo in considerazione i primi 12 della rotazione ci sono 4 anni di differenza in favore dell'Esperia in termini di età media. Il dato aumenta a 5 anni restringendo il campo a 10 giocatori. Tra i miei, inoltre, c'è un solo giocatore che abbia mai disputato un campionato nazionale, mentre tra i nostri avversari sono ben 7. Questi numeri spiegano bene la profonda differenza in termini di vissuto cestistico. L'Esperia è una squadra in missione, che non ha mai fatto mistero di voler guadagnare palcoscenici più prestigiosi. Hanno qualità sia nella metà campo offensiva che in quella difensiva, come dimostrano i 55 punti di media concessi, e il sistema di gioco scelto esalta le doti di elementi molto validi come Sanna e Floridia. Alle loro spalle c'è poi un nutrito gruppo di ragazzi capaci di dare una mentalità difensiva molto forte. Sinceramente faccio fatica a trovargli dei punti deboli. Detto ciò, voglio sottolineare che anche nella mia squadra ci sono dei ragazzi di grande valore e che hanno lavorato duramente per arrivare a questa finale. Vorrei che ce la giocassimo con un pizzico di sana sfrontatezza. Ovviamente non lasceremo nulla di intentato: è pur sempre una finale, in palio ci sono l'orgoglio e la sacrosanta voglia di prevalere coronando un percorso fatto di tanti sacrifici".
L'allenatore della Teti Aqe passa poi in rassegna il cammino compiuto prima dell'atto finale: "Qualche volta abbiamo fatto il massimo, altre volte il minimo possibile in un girone di questo tipo - spiega - sono onesto: se non fossimo arrivati secondi in regular season e poi in finale, nessuno di noi sarebbe stato soddisfatto. La Torres era il nostro competitor principale per il posto alle spalle dell'Esperia e l'abbiamo battuta per 3 volte, sempre con scarto piuttosto ampio. Dovevamo e volevamo essere esattamente a questo punto. Il surplus, semmai, sarà mettere in difficoltà l'Esperia dimenticando quanto accaduto in stagione regolare".
Nella semifinale secca vinta contro la Torres, i Pirates sono parsi in buona forma: "Per larga parte della gara si è vista una squadra molto vicina alle mie direttive - spiega - fatta di grande determinazione difensiva e con un attacco a tratti anche divertente. Poi però c'è stato un calo evidente nel finale. Purtroppo giocare a questa intensità comporta un prezzo da pagare. Nella gara d'andata contro l'Esperia siamo riusciti a mantenere la stessa aggressività per 30 minuti, poi quando siamo scesi dal punto di vista fisico abbiamo perso. So che non sarà semplice, ma il nostro obiettivo deve essere quello di mantenere un ritmo altissimo e costante per il maggior minutaggio possibile. Contro una squadra così attrezzata è l'unica via percorribile, ma sono fiducioso sul fatto che sapremo dire la nostra". Chiusura sul pubblico: "Questa serie avrebbe certamente riempito gli spalti delle due palestre, ma per il momento ci accontentiamo dell'affluenza permessa. Giocare di nuovo di fronte ai nostri tifosi domenica scorsa è stato emozionante anche per me, figurarsi per i giocatori".
La palla a due di Gara 1 verrà alzata sabato 12 giugno alle 18 alla Palestra Esperia di Cagliari. Arbitreranno Federico Cherchi di Sassari e Davide Frau di Siamaggiore.
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