Le parole di coach Antonello Restivo in vista della sfida di sabato
La Dinamo Femminile è tornata al lavoro in vista della prossima sfida: sabato 31 ottobre alle 20:30 sarà alzata la palla a due del match con Campobasso. Coach Antonello Restivo è pronto al prossimo impegno e analizza la situazione dopo i due punti conquistati a Sesto San Giovanni: “Siamo contenti di aver portato a casa i due punti, al termine di una partita sicuramente particolare. Inizialmente a Sesto siamo entrati con la testa altrove, per tutta una serie di motivi, ma siamo riusciti piano piano a portarla via. Quella con Campobasso è un’altra sfida importante che ci attende, purtroppo non ci sarà l’apporto del pubblico che l’ultima volta con Bologna ci ha dato grande carica e ci ha aiutato nella rimonta. Magnolia Basket è una squadra molto lunga, dove da poco è entrata Gaia Gorini, una nazionale che può giocare in tre ruoli. Sarà una bella sfida, loro non tengono dei ritmi altissimi e per noi questo può essere un vantaggio, cercheremo di esasperarli e vedremo come andrà”.
Tra i punti di forza di Campobasso, oltre alle lunghe, ci sono le pedine in cabina di regia. Come si può difendere su una squadra come questa?“Hanno Samantha Ostarello che è un 4 abbastanza mobile, ma non bravissima spalle a canestro, quindi li dovremo portare a giocare molto sotto con lei, mentre per quanto riguarda Kyara Linskens dobbiamo portarla a correre, cercare di attaccare la sua poca mobilità rispetto alle nostre lunghe. Valentina Bonasia è una playmaker molto agile, ha un buon tiro piazzato, dovremo starle attaccate senza permetterle di entrare in ritmo. Gaia Gorini invece è una giocatrice molto fisica che quando gioca da playmaker tende ad andare spalle a canestro e sicuramente tenderà a portare la nostra playmakerina sotto canestro. Credo che la chiave sia cercare di essere aggressivi fin dall’inizio e negare i minimi passaggi”.
Sabato scorso la squadra è sembrata sempre più in crescita, con menzione speciale per una Kennedy Burke da Mvp e l’inossidabile Cinzia Arioli…
“Sapevamo di aver costruito una squadra sulle qualità di Kennedy Burke, stiamo ancora lavorando passo dopo passo per farla entrare in condizione per poter dare il meglio. Da lei dobbiamo far crescere la continuità delle sue giocate e della sua utilità in fase difensiva. È normale che ci siano dei tempi necessari, per conoscere le compagne sul parquet ed entrare nella nostra idea di pallacanestro. Per quanto riguarda Cinzia è il suo ruolo, lei e Giovanna sono le più grandi ed è normale che nei momenti più importanti escano fuori. Quella di sabato è stata una partita non facile, sono contento che l’abbiamo affrontata bene, perché è difficile farlo serenamente da un punto di vista mentale. Sapevamo che sarebbero scese aggressive e Cinzia, che soffre un po’ queste situazioni, nei primi due quarti attaccava in maniera nervosa e infatti ha sbagliato anche alcune decisioni. Nel secondo tempo si è tranquillizzata e la Burke ha trovato quelle giocate che ci hanno permesso di portarci avanti”.
Com’è la situazione sotto il profilo sanitario?
“Abbiamo fatto i tamponi, li facciamo regolarmente da inizio stagione, e attendiamo gli esiti. Quest’anno il discorso è abbastanza chiaro: bisogna entrare nell’ottica che può capitare di giocare senza alcune giocatrici o che saltino le partite. Io la faccio breve: se fermiamo il campionato siamo morti come movimento sportivo, bisogna cercare di andare avanti facendo una vita sempre più ristretta e, come ci dicono da marzo, salvaguardare le nostre relazioni _prosegue il tecnico isolano_. Fortunatamente la società ci mette a disposizione qualsiasi strumento per poter fronteggiare ogni eventualità: bisogna andare avanti, con attenzione, seguendo i protocolli”.
Ufficio Comunicazione
Dinamo Banco di Sardegna
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