CAGLIARI. No, non è un sogno, ma una bellissima realtà. Ore 19,27 del 22 maggio 2019, la Virtus Cagliari, ritorna in serie A2 femminile. L’impresa è riuscita. Ovvero, battere nella seconda sfida di finale per la promozione nel secondo campionato nazionale femminile, la Battipagliese per 72-47, ribaltando nettamente il -15 subito nella gara di andata. Una sfida che le cagliaritane hanno vinto giocando gli ultimi due quarti in maniera sontuosa, annichilendo le avversarie grazie alla velocità, alla determinazione, ma soprattutto alla voglia di firmare l’impresa. Merito del gruppo, dei tecnici Ferazzoli e Calandrelli, ma anche dell’intenso lavoro svolto per tutti i 40’ dalla tifoseria che non ha mai smesso di incitare e caricare le ragazze in campo.
Battipaglia ci ha solo, timidamente, provato. E’ rimasta in partita solo nei primi due quarti, difendendo bene su ogni pallone e sfruttando al meglio i tanti errori in attacco delle virtussine. Troppi palloni persi che se trasformati in due punti avrebbero permesso alla squadra cagliaritana di raggiungere i 10-12 punti di vantaggio e nessuno avrebbe gridato allo scandalo.
Prima del match un doveroso minuto di raccoglimento per ricordare l’avvocato Dino MIlia, storico presidente della Dinamo Sassari scomparso nella giornata di ieri. . Poi si parte con Iva Georgieva e Katya Kotnik che trovano subito la via del canestro (4-0).
La giovane squadra campana non rimane certo a guardare e reagisce immediatamente riuscendo anche a passare in testa (8-6 al 4’). Dall’altra parte la Virtus crea tanto, fa volare il pallone e trova anche i varchi giusti per punire la retroguardia ospite. Purtroppo la dea bendata non sembra favorire la formazione casalinga. La tensione e la posta in palio giocano un brutto scherzo a Laccorte e compagne che spesso non riescono a trovare i 2 punti. Coach Ferazzoli dalla panchina incita le ragazze e chiede loro calma e concentrazione. Del resto la sfida è stata preparata nel migliore dei modi. A metà tempo la Virtus si scuote e trova con Pellegrini e Laccorte i punti per portarsi a +6 (16-10). Vantaggio che viene amministrato fino in fondo consente alle padrone di casa di chiudere i primi 10’ sul 18-13.
Nel secondo periodo l’ingresso di Loi regala sicuramente una marcia in più alle virtussine che provano ad andare in fuga, sfruttando come sempre la vena realizzata di Georgieva e i centimetri di Kotnik (21-13 al 14’; +10, 25-15 al 15’). Il - 15 non è ancora ribaltato, ma la strada imboccata dalle ragazze cagliaritane è sicuramente quella giusta o almeno sembra. Il tempo di abbassare la guardia e la Battipagliese si rifà sotto. Cremona e Sasso guidano la rimonta e a 2’ dalla sirena del riposo la partita è apertissima (27-24 al 18’) per la Virtus. Il time out è indispensabile a questo punto. Coach Ferazzoli ci vuole parlare sopra e, al rientro in campo le indicazioni del tecnico argentino sembrano ridare fiducia al gruppo che riprende a macinare gioco, a segnare e a firmare il nuovo allungo (34-24 al 20’).
Si riparte. Il pubblico sostiene la squadra che trova la carica giusta per trovare i canestri vincenti. Georgieva e Laccorte segnano (40-26 al 24’), ma è Sonia Cirronis che a 3’ e 58 secondi piazza i due punti che portano la Virtus sul 45-29. Il -15 è ribaltato ora occorre mantenere questo tesoretto. Cagliari non demorde e riesce a mantenere il vantaggio, anzi ad allungare il passo e andare alla terza sirena sul 49-32. Gli ultimi 10’ della stagione sono proprio una favola. Battipaglia quasi d’incanto si siede, smette di giocare, ma soprattutto subisce in maniera imbarazzante il gioco delle padrone di casa. Stavolta il canestro non è tabù e la Virtus vola (61-35 al 35’ con canestro di Loi). Dagli spalti si alza l’urlo “Serie A! Serie A”. I tifosi ci credono in campo rimane alta la concentrazione. Battipaglia è ai titoli di coda, mentre la Virtus senza pietà inveisce (Maggi, Georgieva e Laccorte) contro una squadra che ha perso ogni riferimento e il fischio finale arriva per la Battipagliese come una liberazione.
E poi si parte con la festa. Le lacrime del presidente Paolo Pellegrini, e gli abbracci verso Iris Ferazzoli e Valentina Calandrelli. Il loro entusiasmo e la loro competenza hanno fatto si che, la squadra sia riuscita, a perdere in tutta la stagione due sole gare (San Raffaele e Battipagliese), vincere il campionato di serie C femminile e dulcis in fundo staccare il biglietto per quella serie A2 immeritatamente abbandonata la scorsa stagione.
Virtus Surgical Cagliari: Sanna, Pisano, Pilleri, Loi 8, Georgieva 18, Laccorte 12, Kotnik 15, Maggi 10, Podda, Pellegrini 7, Conte, Cirronis 2. Allenatore: Ferazzoli. Assistente: Calandrelli.
Battipagliese: Cremona 11, Scarpato 1, Sasso 9, Montiani 3, De Feo 2, Panniello, Oracic 4, Mazza 7, De Rosa 8, Patanè 2. Allenatore: Di Pace.
Parziali: 18-13; 16-11 (34-24); 15-8 (49-32); 23-15 (72-47).
Arbitri: Simone Guerra di Vigevano (PV) e Fulvio di Pilato di Paderno Dugnano (MI).
Ufficio Stampa Virtus Cagliari
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