Le ragazze che fecero l’impresa. Quelle della Virtus Surgical Cagliari che, questo pomeriggio hanno battuto il San Raffaele Roma (75-45) nella sfida di ritorno della semifinale promozione, ribaltando il -17 della gara d’andata e staccando il biglietto per la finale promozione per la serie A2 contro la Battipagliese (ha vinto anche garadue in trasferta contro il Val d’Arda). Un passaggio veloce dall’incubo (il - 17 subito all’andata sembrava davvero impossibile da ribaltare) alla gioia incontenibile per una vittoria, bella, voluta e, soprattutto meritata. Già perché questo pomeriggio chi ha vinto è stata la squadra. Un gruppo di 12 ragazze che hanno lottato (anche dalla panchina) con il coltello fra i denti per tutti i 40’. Studiando l’avversario, illudendolo e poi trafiggendolo da ogni parte del campo senza pietà. La palma del migliore in campo certamente va a tutto il gruppo che non ha mai mollato, che ha ragionato e soprattutto che ha capito fin dalle prime battute che il miracolo, anzi l’impresa si poteva fare: e così è stato.
Si va in finale a discapito di tutto, come da buona tradizione Virtus. Società, da 55 anni, abituata a mettere la firma sulle grandi pagine della pallacanestro isolana. E’ stato un pomeriggio, indubbiamente da ricordare per tanti motivi. Perché finalmente al Pala Restivo si è visto il pubblico delle grandi occasioni, perché il pubblico stavolta è stato davvero il sesto uomo in campo, perché la squadra non ha mai abbassato la guardia, decisa e concentrata fin dalle prime fasi del riscaldamento e perché la vittoria serviva non solo ad arrivare in finale, ma a cancellare quella cappa di incertezza che aleggiava sulla squadra fin dallo scorso mese di agosto. Tutto dimenticato, anzi: tutto cancellato in 40’ di grande pallacanestro.
Il San Raffaele, a dire il vero, non ha mai impensierito capitan Pellegrini e compagne. E, forse questo è stato l’errore commesso da parte del coach romano Russo. Nelle facce delle giocatrici del San Raffaele non c’era la cattiveria giusta, non c’era quella voglia di tenere a bada le avversarie e amministrare il +17 meritatamente conquistato nella gara d’andata. Vantaggio che nel corso del match è andato a ridursi, minuto dopo minuto. Con il San Raffaele e il suo staff tecnico, incapace di trovare i rimedi giusti per contenere le sfuriate delle padrone di casa. Il break decisivo negli ultimi 10’. Un parziale di 18-3 che ha messo al tappeto la formazione romana e mandato in Paradiso le virtussine e i 400 presenti in via Pessagno. E’ pareggio fino al 6’ (11-11) poi Pellegrini (stasera particolarmente ispirata) prende per mano la squadra aiutata da Maggi. Un attimo e la Virtus vola a + 10 (21-11 all’8’). Punzecchia Cagliari, quasi voglia stanare dalla tana l’avversaria che si limita a ribattere lasciando il pallino del gioco alle padrone di casa che vanno alla prima sirena in testa sul 23-15. Vantaggio che nella prime parte della seconda frazione viene anche leggermente incrementato (28-15), ma non basta.
Il San Raffaele comincia a preoccuparsi e tenta di tenere a debita distanza le ragazze di casa, piazzando un break di 9-0 (28-24) e avvicinandosi a -3 (31-28 al 18’). Il tempo di un time out, prontamente richiesto da Iris Ferazzoli, e la Virtus riprende a correre fino al 37-28 del riposo. Kotnik e Maggi sugli scudi assieme a Pellegrini e a tutte coloro che il tecnico argentino mette in campo volta per volta, ma manca ancora qualcosa. Mancano gli spunti di Georgieva: quelli che potrebbero dare il colpo decisivo. E al rientro in campo dopo la sosta, la giocatrice bulgara si scatena: rimbalzi, contropiede, palle recuperate e canestri. Il pubblico (supportato dalla tifoseria della Dinamo Academy) capisce e sostiene la squadra. Il - 16 a 2’42 (53-37) mentre il sorpasso (riferito al -17 dell’andata) arriva a 2’06 dalla terza sirena. Lo firma sempre Georgieva (55-37) con il Pala Restivo che esplode di gioia. Il tempo si chiude sul 57-42 per la Virtus, ma ancora non è finita. Non bisogna mollare perché nei 10’ finali può ancora accadere di tutto. Si riparte e la Virtus è implacabile. Capisce che è il momento di pigiare sull’acceleratore e mettere al tappeto le avversarie. Georgieva e Kotnik prima, Laura Pellegrini dopo (due triple di fila) firmano l’allungo decisivo. Roma è incapace di reagire e la Virtus senza pietà raggiunge i 30 punti di vantaggio. Poi il fischio finale e l’invasione di un pubblico che fa festa con le ragazze in campo. Si è vinta solo una battaglia. Da martedì si lavora per vincere la guerra.
“Ci ho sempre creduto” ammette ancora commossa Iris Ferazzoli al termine della sfida vinta dalle “sue” ragazze contro il San Raffaele, che ha permesso alla Virtus di arrivare alla finale promozione contro la Battipagliese. “Questo è un gruppo che lavora tanto anche oltre i propri limiti. Questa vittoria è loro, è del gruppo ma anche di coloro che pur non avendo giocato hanno dato il loro piccolo contributo. Stasera nessuno ha sbagliato: tutte perfette. Siamo in finale, e sono contenta che si vada a Battipaglia”
Oggi le ragazze mi hanno davvero commosso, sono state incredibili. Ogni volta che io o Valentina chiedevamo qualcosa le ragazze in campo lo facevano immediatamente: erano tutte sincronizzate, giovani comprese. Sabato scorso forse l’emozione ci ha giocato un brutto scherzo oggi, niente emozioni ma solo cattiveria e tanta concentrazione. Ora si va a Battipaglia. E’ una squadra che conosco bene e mi fa davvero piacere andare in Campania con la mia squadra dalla Sardegna e far vedere ciò che sono riuscito a creare con le mie ragazze”.
Chi premirebbe? “Tutte brave, lo ribadisco, ma se dovessi dare un premio oggi lo darei a Laura Pellegrini. Una partita perfetta e poi quelle triple…Si, Laura senza ombra di dubbio”.
Voto per Iris Ferazzoli? “Sufficiente. Il voto migliore lo do alle mie ragazze e al pubblico che oggi è stato davvero eccezionale”.
Virtus: Sanna, Pisano, Pilleri, Loi, Georgieva 28, Laccorte 3, Kotnik 19, Maggi 13, Podda, Pellegrini 12, Conte, Cirronis. Allenatore: Ferazzoli. Assistente: Calandrelli.
San Raffaele Roma: Giorgi 9, Rubinetti 7, Ciaccioni, Marchetti 8, Santulli, Panariti 8, Bonafede 3, Nnodi 2, Barbieri 4, Bovenzi 4, De Santis. Allenatore: Russo. Assistente: Rosatelli.
Arbitri: Gabriele Occhiuzzi di Trieste e Laura Pallaoro di Trento.
Parziali: 23-15; 14-13; 20-14; 18-3
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