CAGLIARI - Niente miracolo, anzi, miracolo sfiorato per la Virtus Cagliari che tiene testa al San Salvatore Selargius, ma alla fine è costretta a issare la bandiera della resa (79-65) e lasciare, seppur a testa altissima il campionato di serie A2 femminile. Si, è finita, la Virtus è retrocessa, sicuramente immeritatamente, per un gruppo di ragazze e di tecnici (Ferazzoli e Calandrelli) che hanno lavorato con impegno e determinazione per tutta la stagione. Sudore e sacrifici stavolta non hanno regalato il giusto premio alle virtussine. Peccato. Garadue era da vincere a tutti i costi, per spostare gli equilibri e decidere il tutto per tutto nell’eventuale terza gara di sabato prossimo. E la Virtus ci ha creduto per ben 26’ riuscendo a mettere il bavaglio alla formazione di casa e soprattutto trovare in diverse occasioni il vantaggio, anche importante come quel 47-42 del 24’. Poi pian pianino il giocattolo ha cominciato a perdere i pezzi. I falli di una scatenata Georgieva (per lei 29 punti e tanto cuore) hanno ridimensionato il gruppo che ha cominciato a disunirsi. L’assenza di Paola Raiola in cabina di regia si è fatta sentire. Dall’altra parte Arioli (perfetta nei primi 20’ ) e compagne hanno capito che era giunto il momento di piazzare il colpo vincente. Match point firmato da Gagliano. Suoi i canestri che hanno staccato il Selargius e lo hanno portato a conquistare vittoria e salvezza.
E’ una Virtus decisa a vendere cara la pelle, quella che inizia garadue dei playout. Orsini e Georgieva aprono la sfida firmando il 4-0. Il Selargius rimane in contatto grazie a Cinzia Arioli e alle sue triple, ma dall’altra parte la squadra di Ferazzoli non scherza. Manca Raiola e i canestri arrivano oltre che da Georgieva anche da Puggioni. Tre triple che permettono alla Virtus di tenere testa alle padroni di casa, con il quarto che si chiude sul 19-19. Al rientro in campo la Virtus è viva. Il Selargius boccheggia, ma Arioli tiene a galla la sua squadra quanto Orsini e compagne provano ad andare in fuga (31-26 al 17’). . Sue le triple che permettono al Selargius di recuperare, passare in vantaggio e addirittura allungare sul 38-33 al 18’. Gara finita? No di certo. La Virtus ragiona, corre, tira, segna e pareggia in pochi secondi (38-38 al 19’). Poi un lampo e vantaggio di +4 al riposo lungo (43-39).
Al rientro dopo la sosta le virtussine non si distraggono e continuano a macinare gioco e punti arrivando al 47-42 del 24’. I falli però mettono in crisi le cagliaritane. Georgieva commette il 4 personale e il coach Ferazzoli è costretta a mandarla in panchina. Il Selargius capisce che è giunto il momento di pungere. Le lunghe di casa appaiono imprendibili, Gagliano in particolare. E’ lei che prende per mano la squadra e le consente di recuperare, pareggiare (49-49) e poi andare via 54-49 al 28’. Il quarto si chiude sul 58-51. Negli ultimi 10’ la Virtus ci prova ugualmente, ma l’uscita per falli di Georgieva spiana la strada al San Salvatore che vola via, vince e resta in A2, con la Virtus che nonostante la sconfitta e la retrocessione esce dal campo e dal campionato a testa alta.
VIRTUS SURGICAL: Georgieva 29, Orsini 6, Podda, Pastena 7, Pellegrini, Puggioni 9, Sorrentino 6, Markovic 2, Vargiu 6, Melis, Pisano, Sanna. Allenatore: Ferazzoli.
PARZIALI: 19-19; 20-24; 19-8; 21-14.
Arbitri: Lorenzo Lupelli e Mirko Picchi.
Ufficio Stampa Virtus Surgical Cagliari
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