Non riesce a conquistare la prima vittoria in trasferta la Pasta Cellino che paga 5 pessimi minuti alla fine del terzo periodo e, nonostante gran parte della gara giocata alla pari, si arrende alla Moncada Agrigento per 99 a 87.
LA GARA - L’inizio di partita è favorevole a Cagliari che con Keene e Stephens si porta immediatamente sull’8 a 2. I padroni di casa non ci stanno e con Zugno mortifero dall’arco (4 su 4 per il play nissino) e Guariglia tornano immediatemente a contatto. Le due formazioni si ribattono colpo su colpo con Turel e Williams sugli scudi e la prima frazione si chiude in sostanziale equilibrio sul 26 a 24 interno.
I rosso-blu cominciano meglio il secondo periodo sempre con il contributo di un ottimo Turel ben coadiuvato dalla coppia a “stelle e striscie” Keene e Stephens. E’ l’ingresso in campo di Ambrosin a sparigliare le carte. L’esterno della Moncada insacca infatti 15 punti in 5 minuti, con 4 su 4 dall’arco e un gioco da tre punti e, grazie a una tripla allo scadere, Agrigento impatta sul 52 a 52 dell’intervallo.
L’avvio di secondo tempo è ancora positivo per la Pasta Cellino che si si affida a Keene ed Ebeling per provare la fuga. I siciliiani reagiscono e con Zugno e Pepe rientrano immediatamente. A quel punto per Cagliari si spegne la luce mentre i padroni di casa alzano i giri del motore e con un super Pepe prendono il largo arrivando sul +11 (83 a 72) a 10 minuti dalla conclusione della gara e mettendo una seria ipoteca sul risultato del match.
Nell’ultimo periodo la Fortitudo rintuzza infatti tutti i tentativi di rimonta dei rosso-blu senza particolari patemi, con un Williams ispirato in attacco, e si aggiudica la sfida con il risultato di 99 a 87.
Il commento dell’allenatore della Pasta Cellino dopo la sconfitta di Agrigento
Coach Paolini commenta così la sconfitta della sua Pasta Cellino ad Agrigento: “Credo innanzitutto che sia stata una bella partita, aperta e spettacolare come piace a me. Credo che il pubblico si sia divertito. Si è deciso tutto negli ultimi minuti del terzo periodo quando in un attimo abbiamo subito un 7 a 0 di parziale che ci ha condannato. Purtroppo le nostre ingenuità ci cono costate già due trasferte. Voglio però guardare il bicchiere mezzo pieno perchè abbiamo giocato tutta la gara con orgoglio e coraggio, senza paura, ma cercando di fare del male agli avversari. La seconda parte della terza frazione è stata però la chiave del match. Abbiamo concesso canestri facilissimi smettendo di eseguire di squadra come avevamo fatto fino a quel momento”.
“Agrigento – ha continuato l’allenatore della Cagliari Dinamo Academy – ha sicuramente delle qualità che noi conoscevamo. Tra queste il tiro da tre punti e per questo in settimana avevamo lavorato per non concederne troppi. Purtroppo però insieme alla loro bravura è emersa la nostra inesperienza. Per la prima volta in trasferta abbiamo giocato per 35 minuti alla pari. E’ vero che abbiamo subito 99 punti, ma noi amiamo correre in contropiede e questo significa tanti possessi e punteggi molto alti. Spesso però è più un problema offensivo, con troppe palle perse che provocano facili canestri, piuttosto che difensivo. Oggi per esempio abbiamo perso 15 palloni”.
Cagliari Dinamo Academy
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