La vittoria sfiorata da parte della Virtus Surgical Cagliari nella trasferta di Forlì (63-60), dopo un tempo supplementare, appaga in parte gli sforzi della formazione cagliaritana che, stasera ha davvero meritato di rientrare a casa con i primi due punti della stagione. La dea bendata ha girato la faccia nel momento del bisogno, cioè quando alle cagliaritane (specie nel finale di tempo regolamentare) sarebbe servito un solo canestro, magari dalla lunetta per chiudere con le braccia al cielo e scrivere quel “2” tanto cercato, nella classifica generale. Tutte brave, o quasi le ragazze allenate da Iris Ferazzoli che hanno lottato senza timori reverenziali al cospetto di un gruppo giovane, ma anche determinato a dimenticare al più presto la sconfitta contro Palermo. Perché la Virtus ha perso? Perché ha sbagliato tantissimo dalla lunetta (12 su 23) ma soprattutto perché non è riuscita a limitare i danni sotto le plance. Forlì ai rimbalzi ha catturato ben 58 palloni contro i 30 delle virtussine. Ma nonostante tutto la squadra di Iris Ferazzoli è riuscita a trascinare al supplementare il Forlì e non solo. Anche nell’overtime, quanto oramai sul 60-55 le speranze erano ridotte al lumicino, le cagliaritane sono riuscite a riprendere le avversarie (61-60) ma non hanno trovato la lucidità e la forza per ribaltare e vincere. Tutto il gruppo ha dato un valido contributo, ma in particolare è giusto citare coloro che hanno chiuso in doppia cifra: Raiola (18), Georgeva (18) e Orsini (16) vere e proprie trascinatrici.
Una gara equilibrata, dal primo all’ultimo secondo con le due squadre brave, in diverse occasioni, a staccarsi per cercare di chiudere la sfida, ma senza riuscire nell’intento. Dopo qualche minuto di studio il primo allungo arriva quasi nel finale di tempo da parte proprio della squadra di casa, grazie alle iniziative di Missanelli (12-9 al 8’). La reazione della Virtus non si fa certo attendere. Raiola nel finale di tempo firma il +3 (16-13) e in apertura di secondo quarto Georgeva trascina la squadra sul +5 (18-13). La Virtus c’è, è viva, ma anche cattiva al punto giusto.
Ma coach Ferazzoli deve anche fare i conti con la voglia di ben figurare davanti al pubblico di casa da parte delle romagnole. Missanelli è una vera furia. Suoi i canestri che consentono alle Tigers di rimontare e ribaltare (20-18 al 15’) con un controbreak. A questo punto le due squadre si alternano al comando fino al 27 pari. Punteggio che chiude le ostilità nei primi 20’.
Al rientro la situazione non cambia con le due formazioni che si rispettano e si controllano per altri 10’ (42-42 al 30’). Negli ultimi 10’ ci si mette anche Pieraccini a creare scompiglio nelle maglie della difesa cagliaritana. Suoi i canestri che consentono alle Tigers di staccarsi prepotentemente: 51-43. La Virtus però non desiste. Sa che la gara si può vincere e ci pensano Orsini e Georgieva a rimettere le cose a posto e a rimandare il discorso vittoria al supplementare (54-54). Nell’overtime, tanti errori da entrambe le parti dalla lunetta con Forli che riesce grazie ai centimetri sotto le plance a spuntarla ai rimbalzi e a trovare la via del canestro (60-55 a 50 secondi dal termine). La gara però non è finita. Raiola e Orsini tengono a galla la Virtus 61-60, che crolla definitivamente nei secondi finali.
TIGER ROSA LIBERTAS FORLI’: Zampiga 3, Pieraccini 22, Melandri 4, Gramaccioni 9, Missanelli 23, Zavalloni, Vespignani, Gentile, Frabbricini 2, Olajide. Allenatore: Castelli.
SURGICAL VIRTUS: Puggioni 3, Raiola 18, Georgeva 18, Orsini 16, Pastena, Sorrentino, Markovic 2, Vargiu, Pellegrini Bettoli 3, Mancini. Allenatore: Ferazzoli.
Parziali: 13-16; 14-11; 15-15; 12-12; 9-6.
ARBITRI: Giulia Caravita di Ferrara e Marco Albertazzi di Bologna.
Nella foto di Marcello Spina, Iva Georgeva
Ufficio Stampa Virtus Surgical Cagliari
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