venerdì 29 settembre 2017

E' Sasha Grant l'erede di Datome?


Non ha ancora compiuto sedici anni, ma fa già parlare di se in Europa

Sasha Grant, nato a Cagliari il 15 febbraio 2002, da madre sarda e padre giamaicano, cresciuto cestisticamente nel Jolly Dolianova, società che ne detiene il cartellino, dopo Esperia e Pallacanestro Reggiana, con cui ha disputato la scorsa stagione, ora passa al Bayern Monaco.
Considerato uno dei migliori prospetti del basket giovanile italiano, nei recenti europei di categoria, ha attirato le attenzioni della società tedesca che ha bruciato la concorrenza, per assicurarsene le prestazioni.

Questa la scheda di ITALHOOP, testata che segue con attenzione i giovani talenti

FISICO/ATLETISMO: armatura fisica interessantissima, possiede gambe molto lunghe, atletismo e agilità. E’ in grado di arrivare agevolmente sopra il ferro ed ha chilogrammi per reggere i contatti. Giocatore potente, difficile da arginare se lanciato in campo aperto.

ATTACCO/TIRO: ottime doti realizzative, si è confermato uno scorer anche al di fuori della propria regione (la Sardegna). Sa attaccare sia ricevendo fronte a canestro che dal palleggio, arrivando con naturalezza ed apparente facilità al ferro, utilizzando anche l’arresto di potenza. E’ difficile da fermare se guadagna velocità e può segnare subendo fallo. Ball handling da sviluppare. E’ in grado di guidare il contropiede subito dopo aver catturato il rimbalzo difensivo. In post basso trova punti più grazie al fisico che a veri e propri movimenti di tecnica. Sta lavorando per ampliare il proprio range di tiro che ad oggi arriva fino alla linea da 3 punti (anche se con percentuali non continue). Da migliorare il rilascio del pallone, spesso poco stabile e con parabole di tiro piatte. Dispone di un grande potenziale inesplorato.

DIFESA/RIMBALZI: potenzialmente un difensore su più ruoli, ha migliorato il posizionamento difensivo sull’avversario con e senza palla. Porta aggressività in campo. Ottimo il tempismo nelle stoppate, sia sul proprio uomo che in aiuto difensivo. A rimbalzo è un fattore su entrambi i lati del campo, è bravo a sfruttare il proprio istinto (il tagliafuori è, invece, un aspetto su cui lavorare) ed a seguire a rimbalzo d’attacco.

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