Nel febbraio 2014, il presidente Sardara annunciava la nascita del progetto Dinamo Lab. Un' idea ambiziosa di una cantera cagliaritana dover far crescere giovani, in prospettiva Dinamo. Per ben tre stagioni, Dinamo Lab è stato il tormentone dell'estate che poi finiva con un nulla di fatto ma, nella mente del presidente del triplete, l'idea era tutt'altro che morta. Forse i tempi non erano maturi o forse non erano stati individuati gli interlocutori giusti per creare quelle sinergie di cui il progetto aveva bisogno.
Nel frattempo a Cagliari qualcosa si muoveva. Il matrimonio Esperia - Olimpia lanciava i segnali che, qualcosa stava cambiando. Dopo anni di immobilismo, dove ogni società coltivava il proprio orticello, il sodalizio del presidente Zucca ha teso una mano ai cugini dell'Olimpia che, reduci da una dispendiosa stagione nel campionato di serie B, culminato con la retrocessione, dovevano necessariamente ripartire con un nuovo progetto, basato sull'ottimo settore giovanile.
La collaborazione tra le due società, ha consentito di lavorare su un gruppo più numeroso ed operare delle selezioni, sia per il settore giovanile che per i campionati senior, dove le società con un mix di atleti hanno iscritto tre squadre nei campionati senior, due in C silver ed una in serie D, ovviamente con obiettivi diversi.
Visti i buoni risultati ottenuti e visti gli ottimi rapporti tra il presidente Sardara e Giovanni Zucca, l'idea di un progetto comune ha preso corpo, complice anche la cessione del titolo di Ferentino, così che quello che per anni sembrava un sogno è diventato realtà. Dopo 37 anni a Cagliari torna la serie A.
Il percorso è tutt'altro che facile, ma la voglia e l'entusiasmo ci sono. I problemi tecnici ed economici in un modo o nell'altro si risolvono, ma c'è da ricostruire un pubblico, una tifoseria, da trasmettere entusiasmo, da creare attaccamento a questi nuovi colori, da risvegliare un ambiente dal torpore di tanti anni.
La dirigenza rossoblu è consapevole delle difficoltà, ma crede fermamente nel progetto. Nell'ambiente non mancano gli scettici, ma la curiosità è tanta. Una cosa è certa, se l'ambiente aveva bisogno di uno scossone, questo è stato un vero...TERREMOTO.
di N.C. Basket Sardegna
Il percorso è tutt'altro che facile, ma la voglia e l'entusiasmo ci sono. I problemi tecnici ed economici in un modo o nell'altro si risolvono, ma c'è da ricostruire un pubblico, una tifoseria, da trasmettere entusiasmo, da creare attaccamento a questi nuovi colori, da risvegliare un ambiente dal torpore di tanti anni.
La dirigenza rossoblu è consapevole delle difficoltà, ma crede fermamente nel progetto. Nell'ambiente non mancano gli scettici, ma la curiosità è tanta. Una cosa è certa, se l'ambiente aveva bisogno di uno scossone, questo è stato un vero...TERREMOTO.
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