lunedì 5 giugno 2017

La pallacanestro sarda in lutto per la scomparsa di Franco Carpineti

La pallacanestro italiana e sarda in particolare, piangono la scomparsa di Franco Carpineti, spentosi questo pomeriggio, a Cagliari, all’età di 92 anni.
Il presidente Bruno Perra, profondamente commosso ne ricorda il grande lavoro, impegno, passione e professionalità che hanno sempre contraddistinto la sua carriera, contribuendo alla crescita di tutto il movimento della pallacanestro sarda.
Nato il 12 settembre del 1924 a Genazzano in provincia di Roma, a Franco Carpineti si devono tanti successi delle nostre squadre, ma soprattutto è stato un uomo che ha insegnato pallacanestro a tantissimi giovani sardi, alcuni diventati poi grandi protagonisti nei parquet di tutta Italia.
A tutti coloro che hanno avuto il privilegio di essere stati allenati da lui è riuscito a trasmettere la passione e l’amore infinito che nutriva per questo sport.
Eppure fino ai 28 anni di età, per “Signor Franco” come lo chiamano ancora i suoi allievi, la pallacanestro era un punto oscuro, anche se, come spesso ha ammesso, le piaceva molto. Lui arrivava dal calcio dove, con il ruolo di portiere, aveva militato in alcune squadre laziali. Si appassionò sempre più al basket tanto che giocò anche nella formazione dell’Aeronautica Militare (essendo meteorologo), ma mancava il talento. Poi si dedicò esclusivamente al basket, solo in qualità da allenatore.

Nel 1965 arrivò a Cagliari, chiamato dall’allora presidente dell’Olimpia Cagliari Bepi Mosca con il nulla osta dei fratelli Pirastu, di Edo Pedrazzini e Vittorio Tracuzzi, in quel periodo grande allenatore di basket, uno dei migliori tecnici in Italia. Con lui partì la prima leva minibasket per bambini dai 10 ai 12 anni. Con Tracuzzi, Franco Carpineti imparò tantissimo, soprattutto la tecnica che trasmise poi a tutti i suoi allievi. Con l’aiuto di Tracuzzi contribuì alla rinascita del G.S. Aquila, creando un gruppo fantastico che in quattro anni passò dalla prima divisione alla serie C. Con l’Aquila arrivò per due volte alle finali nazionali: arrivando in entrambi i casi al sesto posto.

Nel 1969 dopo aver vinto per alcuni anni di fila i titoli regionali in diverse categorie, passò alla Pallacanestro Cagliari (1970) chiamato da Otello Formigli. Carpinetti prese la formazione del 1957 e in 5 anni di lavoro vinse tutto.

Per far capire quanto ha dato Franco Carpineti alla pallacanestro isolana è emblematico il ricordo di una finale regionale cadetti a Sassari. Lui era allenatore di due formazioni semifinaliste: Brill A (1956) e Brill B (1957). Le due squadre andarono in finale e lui si alternava nelle due panchine a dare suggerimenti e incitare i suoi ragazzi. Alla fine vinse la squadra del 1956.


Nel 1974/75 collaborò con Howie Landa allora coach del Brill Cagliari. Lui era il visionatore delle squadre avversarie. Col Brill, assieme Piero Rigucci, a lui molto legato, rimase 10 anni per poi passare, chiamato dall’amico Enzo Molinas all’Esperia in qualità di allenatore del settore giovanile. Allenò 13 ragazzi del 1967 e con loro vinse il campionato propaganda, il campionato ragazzi, allievi, cadetti, giungendo per due anni di fila alle finali nazionali. A Battipaglia ottenne il quarto posto, a Cagliari, l’anno dopo, il terzo posto. In quella squadra militavano ragazzi che ancor oggi sono legati al basket tra i quali Giovanni Zucca attuale presidente dell’Esperia, che ricorda come a 90 anni “Signor Franco” non volle mancare “All’inaugurazione del nuovo campo, “malgrado la sua salute non era delle migliori. Una grandissima persona. Quando andai al funerale della moglie Franco mi abbraccio e mi ricordò la medaglia di bronzo conquistata ai campionati italiani allievi. Anche il figlio Corrado mi raccontava che quel ricordo per il papà era adrenalina pura…persona vera. Ci mancherà tantissimo”.

Olbia e Quartu furono due “piazze” che lo videro allenare altri giovani negli anni 86 e 87, ma l’Esperia lo richiamò nel 1988 e continuò a lavorare con i giovani, Ci fu anche una parentesi a Quartu Sant’Elena con una formazione femminile, ma il suo più grande amore fu quello di allenare i giovani e insegnare loro i fondamentali della pallacanestro. Lui vide crescere giocatori del calibro di Tore Serra, Bruno Ligia, Gigi Maxia e il compianto Umberto Schilich.
Nel 1997 venne nominato Allenatore Benemerito dal Presidente della FIP Giovanni Petrucci.

Il presidente Bruno Perra, i consiglieri e tutti i collaboratori del Comitato regionale della FIP partecipano con commozione ed affetto al dolore di Tiziana, Corrado e Maria Carmen e famiglie, per la scomparsa dell'adorato padre, l'allenatore benemerito Francesco Carpineti.

Ufficio Stampa FIP

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