Una grande stagione, culminata in qualcosa in cui tutti speravano ma in pochi credevano potesse succedere veramente, visto il livello del campionato e le varie difficoltà avute durante il corso della stagione. Una stagione strana, partita con grandi aspettative sulla carta per il ritorno a casa dopo tanti anni di Fabio e Giammy, ma che subito si è scontrata con quella che è la vita reale di tutti i giorni. Via Mossa, Cugia, Mandis, Zucca, Simbula, e Frongia per lavoro e con Mattia che dopo l'esaltante stagione scorsa, è costretto dapprima dall'"ignoranza dei vent'anni" a saltare allenamenti e poi dal lavoro a fare solo un allenamento a settimana. Entrano in gruppo il "tredicenne" Kiara Luka e il folle Federico A. Melis e con entusiasmo (ma fatica a fare gli allenamenti in dieci) si parte. La squadra c'è, ha voglia, ha potenzialità ma (oltre la cronica mancanza di lunghi) parliamo tutti troppo e ci specchiamo sulle nostre qualità. Ci sono da sistemare equilibri e non mancano gli "scontri " come in tutte le grandi famiglie ma va tutto bene finchè non si perde. E succede nelle gare più importanti, sopratutto nel girone di ritorno:
1) Sulcispes: primo quarto spettacolare, sopra di 15 , si molla perchè abbiamo già vinto, finisce sotto di venti;
2) Carbonia: +17 al riposo lungo, perso di 11. Qualcosa non va, ma non lo capiamo bene fino a quella che forse è stata la pagina più negativa della mia carriera cestistica. Decimo, proprio loro, vengono a Serramanna, è scontro diretto per la seconda posizione. Si lavora in settimana, si prepara la gara ed è show. Alla fine del 3° sopra di 23, è finita solo per noi, perchè i ragazzi di coach Fois ci credono e in dieci minuti ci rullano clamorosamente. Non nego che è stata una settimana difficile, nella quale anche il pensiero di lasciare questa banda di pazzi si è insinuata, ma grazie a consulti familiari, a Tamara, a Pablito e al no categorico di Salvatore (ahaha) si è rialzata la testa. E' stata la svolta, e si arriva con la fedina pulita fino ai playoff. Nel frattempo qualcosa di importante intorno a noi cresceva: ogni domenica, ogni partita, c'erano sempre più persone a vederci fino a riempire in ogni ordine di posto il pala via Svezia fino alla prima dei playoff dove è scoppiato il delirio (Diego).
Primo turno: Gabbiano. Non se la prendano Decimo e Sinis, ma di gran lunga la serie più dura, maschia e difficile dei tre turni. Tre autentiche battaglie. Andrea Piras e compagni avrebbero meritato quanto noi di passare, ma è andata bene ed è stata una serie per noi fisicamente allenante.
Secondo turno: Cabras. Partiamo da sfavoriti, gara 1 è loro, giochiamo male, ma gli ultimi 5 minuti ci servono per studiare gli avversari e vedere dove colpire. E succede, gara 2 è da manuali; 54-18 a metà partita e gestione . Gara 3, equilibrio totale per 3/4 e poi si scappa.
E' finale: da Decimo a Decimo. Si prepara la gara, e riusciamo a sorprenderli da loro. Ma i ragazzi dei Fois non sono lì per caso e ci rendono il favore dopo una settimana! Gara 3 è storia recente: tatticamente perfetta come avevo chiesto, moralmente di più! Serie D!!
Ringrazio quelle "testoline di" dei miei ragazzi, in particolare Davide Dengo Batzella senza il quale tutta questa attenzione mediatica (sito, streaming, articoli, foto, profilo ecc ecc) non sarebbe mai esistita, le ragazze del Bar (Roberta, Denise, e Roberta); i dirigenti tutti, Tamara che mi ha seguito in tante partite e quei folli dei nostri tifosi (Diego e Alessio solo per citarne due).
Nessuno se la abbia a male se posto la foto di questi 4 scemi che dopo 13 anni sono gli unici superstiti dell'ultima serie D del Serramanna guidata da Roberto Fioretto (che ringraziamo per esserci venuto a vedere in tutte e tre le gare), culminata con un clamoroso 4 posto!
Chiudo con un ultimo pensiero: dedichiamo questo grande risultato a Daniela, mamma di Simone e grande tifosa della Big Family! #goreds!!!!!
Coach Stefano Porcedda
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