Le statistiche aiutano molto per avere dei dati concreti sul compor- tamento degli avversari e anche dei propri giocatori. Lo sport della pallacanestro, pero’ non si sottrae alle imprevedibilita’ che si presentano ad ogni gara, che spesso risultano determinanti per il risultato finale. Il bello dei Play off e dei Playout e che nemmeno Mago Merlino, se rina-scesse, riuscirebbe a capire bene il come e perche’ di risultati che alla vigilia di ogni partita, sembrano quasi scontati a volte anche vicino al 90% degli intervistati, per poi essere smentiti dal CAMPO clamorosamente.Tra i particolari che incidono fortemente sul risultato finale un posto di assoluto rilievo è occupato dalla signora “DIFESA”. Il grande coach Giancarlo PRIMO ricordava in un suo libro:
(In difesa si neutralizza, o si tenta di neutralizzare, l’attacco avversario Con la conquista della palla per poi “aprire” un controattacco, rovesciando la situazione).
Naturalmente difendere bene e poi attaccare male non è auspicabile, il risultato finale che dona la vittoria deve avere almeno 1 punto in piu’ degli avversari; ERGO entra in scena il signor “ATTACCO”.
Tra i fondamentali importanti, quando i giocatori sono in questa fase, resta in primo piano il TIRO. Un vero e completo giocatore di basket deve avere nel suo bagaglio tecnico una diversita’ di tiri dalla LUNGA,MEDIA e CORTA distanza, sempre ad alte percentuali di realizzazione, o almeno sufficienti, perche’ ogni conclusione verso il canestro avversario se non buona, potrebbe fornire agli avversari un’occasione di CONTROATTACCO, che nel computo finale della gara avrebbe dei pesi decisivi. Il Basket è assolutamente un gioco di squadra e come disse un grande Coach del passato, per VINCERE occorre che ogni singolo faccia bene Il suo compito e nei momenti di difficolta’ di un compagno di squadra deve AIUTARLO in tutti i modi e maniere, sprecare anche una sola palla in attacco o difendere poco o male in difesa, accresce le possibilita’ di vittoria degli avversari. Il risultato finale danneggia o avvantaggia non i singoli, ma l’intera squadra. Alla fine di ogni stagione agonistica si leggera’ e si parlera’ per alcuni giorni, spesso per qualche settimana dei vincitori e meno dei vinti, nessuno pero’ dimentichera’ come e chi ha fatto il proprio dovere e questi dati saranno il biglietto da visita per la prossima stagione, dove per ottenere un contratto vantaggioso varranno sempre poche regole, scritte e realizzate nella stagione appena terminata. Una cosa è sicura “La concorrenza NON DORME MAI”.
coach Giovanni VENUTO
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