Selargius. L’urlo liberatorio di Silvia Sarni, i salti di gioia di Valentina Mura e forse anche qualche lacrima. Si è chiusa nel modo migliore per la Virtus Cagliari, la prima gara della poule retrocessione contro il San Salvatore Selargius. Il primo successo della serie (al meglio di tre) è proprio della Virtus che, messe alle spalle le due sconfitte in regular season, ha piazzato il colpaccio in casa delle cugine battendole con il punteggio di 58-53. Le mani sul match le ha messe l’ex di turno: Giulia Ridolfi. Lei, passata pochi mesi fa dal Selargius alla Virtus ha fatto valere la sua forza e la sua determinazione per rovinare i piani della selargine che pensavano, forse, di dare la terza delusione stagionale alla squadra di Gianni Montemurro. A dire il vero il Selargius ha meritato nei primi tre quarti (del resto li ha chiusi in vantaggio) mettendo il bavaglio ad una Virtus pasticciona e imprecisa al tiro. Coach Montemurro ha provato con tantissime rotazioni a trovare il quintetto giusto e alla fine c’è riuscito, danto spazio a Ridolfi e piazzando contemporaneamente due playmaker (Mura e Ballardini) per dare velocità e inventiva al gioco virtussino.
Masic non ha brillato, ma poco importa anche lei ha contribuito alla vittoria e sicuramente mercoledì sarà pronta per dare una mano alle compagne verso la vittoria. La difesa del Selargius ha dato del filo da torcere a Sarni e compagne. Gioco duro, raddoppi e tanta pressione hanno messo in difficoltà la Virtus che ha sempre inseguito. Poi dopo la terza sirena qualcosa è cambiato. Il quarto fallo di Ljubenovic ha, quasi per incanto, caricato la squadra. Sono arrivati i canestri di Sarni, Ridolfi, Pacilio e Scibelli, ha lavorato con intensità anche la difesa (bene anche Mastio) lasciando poco spazio per manovrare e ragionare alla difesa di casa, ma soprattutto il Selargius ha tirato il freno a mano. La Virtus ne ha approfittato e piazzato il primo colpo.
Il primo allungo importante è del Selargius grazie a Ljubenovic (7-2). La Virtus fatica, ma non cede (9-7 al 5’ con canestro di Ballardini. Si soffre in difesa per la velocità della squadra di casa. Anna Lussu è imprendibile e le giallo-nere si staccano ancora (16-7). Montemurro getta nella mischia Ridolfi ed ecco che d’incanto arrivano i rimbalzi, ma soprattutto i canestri che consentono alla Virtus di avvicinarsi (17-16 al 10’). Negli altri due quarti la gara va avanti punto a punto senza grossi sussulti. Al 17’ primo vantaggio cagliaritano con Sarni (22-21). Scibelli allunga (24-21) ma il Selargius con Lussu e Ljubenovic non ha pietà. Rosicchia punti si riprende il vantaggio e chiude sul 33-28. Al rientro in campo è sempre punto a punto (46-43 al 30’) fino al 31’. Ridolfi pareggia (46-46) poi firma anche il canestro del vantaggio (48-46). Ljubenovic commette il quarto fallo e Mura con l’aiuto di Sarni trova il 52-46. Ci si mette di mezzo anche Scibelli (54-48). Il Selargius ha le idee annebbiate e tenta il tutto per tutto, prima con una bomba di Manfrè (56-53) poi con un tentativo di Lussu che finisce sul ferro dopo i due liberi di Sarni e che congelano definitivamente il risultato.
San Salvatore Selargius: Ljubenovic 20, De Pasquale 8, Lussu 10, Mura, Corda, Laccorte, Palmas, Zizola, Di Gregorio 8, Manfrè 7. Allenatore: Fabrizio Staico.
Virtus Cagliari: Masic 2, Fava, Pacilio 4, Mastio, Mura 4, Podda, Ballardini 8, Scibelli 15, Formisano, Ridolfi 11, Sarni 14. Allenatore: Gianni Montemurro.
Parziali: 17-16; 33-28; 46-43; 53-58.
Arbitri: Bergami e Culmone di Bologna
Ufficio Stampa Virtus Cagliari
Nessun commento:
Posta un commento