Weekend senza impegni ufficiali per il
Su Stentu Sestu, che lavora duro in vista del primo turno di playoff contro
Elmas
La settimana di riposo non poteva capitare in un momento migliore in
casa Su Stentu. Mentre nel fine settimana
le altre compagini della Serie C Silver affronteranno l'ultima fatica della
regular season, i Pirates potranno dedicarsi a recuperare energie fisiche e
mentali in vista del primo turno dei playoff, che li vedrà opposti all'ottava
testa di serie: l'Oratorio Elmas.
Già da martedì i ragazzi di coach Sassaro si sono messi al lavoro con
l'entusiasmo di sempre. Le tre sconfitte in fila contro Olimpia, Sant'Orsola e
Antonianum non hanno scalfito la fiducia dei sestesi, che per gara1 (in
programma domenica 6 marzo al PalaMellano) sperano di svuotare il più possibile
un'infermeria che negli ultimi tempi si è pesantemente affollata.
Tra chi suda e sbuffa in cerca di un pronto recupero c'è il pivot Mauro Passaretti, out dalla sfida
contro l'Olimpia Cagliari dello scorso 6 febbraio: "Spero di farcela per l'esordio nei playoff - confessa il lungo ex
Decimo - sto migliorando giorno dopo
giorno, anche se rimane da testare la condizione sui movimenti laterali e sugli
scatti". Sul perchè di un finale di stagione regolare in calando,
Passaretti non ha dubbi: "Gli
infortuni ci hanno costretti ad allenarci in condizioni precarie, e in partita
ne abbiamo risentito. Ma non c'è stato alcun appagamento dettato dal primo
posto matematico in classifica. Abbiamo sempre giocato per vincere, peraltro
contro avversari non semplici da affrontare. Bisogna ricordarsi, infatti, che è
sempre stato un campionato equilibrato: tutte le vittorie che abbiamo ottenuto
ce le siamo dovute sudare".
Ancora convalescente, ma ormai sulla strada della guarigione, è anche Gian Marco Fois, che dopo quaranta
giorni di stop per un problema al polpaccio, non vede l'ora di tornare in campo:
"Ho sofferto parecchio nel vedere le
partite senza poter dare una mano ai miei compagni", spiega. "E non solo durante le ultime sconfitte,
ma anche in partite vinte come quella contro il Calasetta. Per domenica
prossima, però, dovrei essere pronto". Anche perchè la batteria dei
lunghi masese rende necessaria un'adeguata contraerea: "Contro gente del calibro di Sirianni e Soro non sarà semplice
- insiste -, ne abbiamo avuto una
dimostrazione anche nelle due partite di regular season. Dovremo farci trovare
pronti".
Un'opinione, questa, condivisa anche da un altro lungo dell'Accademia: Edoardo Melis, pure lui in gruppo
nonostante il fastidio al ginocchio: "Devo
stringere i denti - dice -, a questo
punto della stagione non c'è tempo per fermarsi a recuperare. Bisogna andare
avanti. La serie contro l'Elmas, a mio avviso, andrà a decidersi sotto le
plance. Ragion per cui non faremo mancare il nostro apporto." Se i
Pirates affronteranno i playoff con il vantaggio del fattore campo dalla
propria parte, il merito, secondo Edoardo Melis, è di un ingrediente
particolare: "Il gruppo -
afferma -, senza ombra di dubbio. In
squadra c'è grande affiatamento, sia tra i più esperti che tra i più giovani, e
questo è un elemento di fondamentale importanza."
La caviglia è fasciata e dolorante, ma a scalpitare in vista della
postseason c'è pure Davide Melis.
Che del resto, in passato, ha superato ostacoli ben più difficili dal punto di
vista degli infortuni: "Questo è il
mio quarto anno all'Accademia - dice la guardia classe '94 - ed è il primo in cui riesco ad avere una
certa continuità. Speriamo ora di poter proseguire su questo solco."
La fine della regular season è tradizionalmente tempo di bilanci: "E il nostro non può che essere
positivo - prosegue Melis -, a inizio
stagione forse non eravamo accreditati quanto altre formazioni, e di
sicuro non avevamo l'assillo di chiudere al primo posto. Ci siamo arrivati solo
grazie all'intensità e al duro lavoro in allenamento. Un piccolo calo nel
finale ci sta, ma ora siamo carichi e pronti a ripartire".
Pronto, ma già da qualche settimana, è il giovanissimo Alessandro Casula, che si è segnalato
per due importanti prestazioni contro Tavoni e Antonianum. Nel corso del
campionato il playmaker non ha sempre trovato grandi minutaggi, ma la sua
crescita è stata comunque esponenziale. Non poteva essere altrimenti,
d'altronde, lavorando gomito a gomito con dei pari ruolo come Mauro Graviano e
Nicola Elia: "Cerco di imparare il
più possibile da loro - ammette -, in
ogni allenamento. Sono sempre prodighi di consigli e sanno come aiutarci a
migliorare". Il campionato è stato quanto mai avvincente, e ha
proposto tante formazioni interessanti. Quella che ha maggiormente
impressionato il numero 6 biancoblù è il Sinnai: "Una squadra imprevedibile e completa - dice ancora Casula -. E' forte sugli esterni, dove si affida
alle iniziative dei due Piras, ma ha anche una dimensione interna grazie a
Jordan e Acunzo. Andrà seguita con attenzione durante i playoff."
Ha beneficiato tantissimo del lavoro in palestra con le
"bandiere" dell'Accademia anche Gabriele
Calandra, altro "regista" lanciato da coach Sassaro: "Il nostro è un gruppo di giovani che
sa adattarsi alle varie situazioni", dice il classe '97. "I più esperti ci aiutano tantissimo e noi
siamo sempre pronti a seguire sia le loro indicazioni che quelle dello staff
tecnico". L'avversario più difficile da affrontare? "Roberto Pintor - afferma senza
esitazioni -, un giocatore che non ha
bisogno di presentazioni oltre che un modello per chi interpreta il mio ruolo.
E' stato davvero complicato difendere su di lui."
Ha avuto spazio, a discapito dei soli 18 anni, Andrea Pintus, playmaker arrivato in punta di piedi dal Decimo, ma
subito capace di ritagliarsi uno spazio in squadra: "Quando sono arrivato non mi aspettavo di giocare tanto, invece il coach ha mostrato fin da subito
grande fiducia nei miei confronti, facendomi addirittura partire in quintetto a
Sinnai. Inutile dire che mi ha fatto enormemente piacere. Questo è il mio primo
anno qui - prosegue -, e sto cercando
di imparare da tutti i miei compagni. Lavoriamo duro e cerchiamo di farci
trovare pronti quando veniamo chiamati in causa."
Chiude la rassegna il più giovane del gruppo, Luigi Cabriolu. Arrivato dal Genneruxi quando il gruppo stava già
prendendo forma, il classe '99 non ha avuto difficoltà a inserirsi nel gruppo,
confermandosi tra i prospetti più interessanti a livello regionale: "All'inizio ho avuto bisogno di qualche
settimana per trovare la condizione e ambientarmi al meglio - racconta -, ma non c'è voluto molto tempo affinchè mi
sentissi pienamente a mio agio. Sotto questo punto di vista, lavorare con due
compagni come Elia e Graviano è stata una grande fortuna". L'anno
scorso Cabriolu ha fin da subito "conquistato" Beppe Caboni, che gli
ha concesso l'esordio in Serie B con la canotta dell'Olimpia. E in questa
stagione anche Sassaro ha puntato forte su di lui: "E' un onore che due allenatori così bravi abbiano avuto fiducia
in me", continua. "Beppe è
una gran persona, mi ha accolto in prima squadra ad appena 16 anni e gli sono
grato per questo. Stesso discorso per coach Sassaro, che mi ha aperto le porte
di questa squadra e che mi sta insegnando tantissimo". I giovani più talentuosi
incontrati in campionato? Cabriolu fa tre nomi: "Alberto Melis dell'Antonianum, che contro di noi ha giocato
benissimo mostrando anche grande personalità. Poi cito Andrea Pompianu, già
convocato in Serie A con la Dinamo Sassari, e Mattia Pipiciello della Santa
Croce Olbia, che si è rivelato il più continuo tra tutti i suoi pari età: mi
sarebbe piaciuto sfidarlo ai playoff". In vista di gara-1, Cabriolu
mette in guardia i suoi: "Contro
l'Elmas non sarà semplice. Si tratta di una squadra molto esperta, con diversi
giocatori che ho conosciuto durante la mia esperienza al Genneruxi. Sanno come
farci male, specie in un momento come quello attuale, in cui siamo bersagliati
dagli infortuni. Ma noi vogliamo assolutamente passare il turno e daremo tutto
in campo".
Sestu, 27 febbraio 2016
Comunicato n.54 - 2015/2016
Ufficio
Stampa Accademia Su Stentu Sestu
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