Obbligo dei defibrillatori: è solo per le Società e non per le Associazioni Sportive Dilettantistiche?
Torniamo a parlare di questo di questo tema a pochi giorni dallo scatto dell’obbligo nazionale (il 20 gennaio) e del rinvio del CONI sulla identificazione delle discipline da esentare..
Facciamo una premessa d’obbligo prima che qualcuno ci accusi di essere degli spregiudicati: riteniamo che i Defibrillatori siano utili e che ogni Associazione Sportiva Dilettantistica con degli atleti che pratichino attività ad alto sforzo cardiocircolatorio dovrebbero dotarsene, portarseli dietro ed insegnare a tutti come si usano.
Detto questo però un conto è spiegare ed aiutare le Associazioni a farlo, un altro imporglielo dall’alto. Siamo un paese talmente assurdo che si impone di avere i defibrillatori ed a saperli usare ma non si impongono corsi di Primo Soccorso agli istruttori/allenatori…
Diciamocelo: questo provvedimento è sgradito alla gran parte delle ASD italiane perchè viene visto come un inutile maggior costo senza alcun vantaggio reale (da molte parti sentiamo dire che anche avendolo nessuno si arrischierebbe ad usarlo per paura delle responsabilità connesse).
Ma se andiamo a leggere la Gazzetta Ufficiale che ne istituisce l’obbligo, scopriamo un aspetto molto particolare: NON SI DICE AFFATTO in modo inequivocabile che le ASD siano obbligate ad avere i defibrillatori. Bensì si dice che: “… per la dotazione e l’impiego, da parte delle società sportive sia professionistiche sia dilettantistiche, di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita…“.
Ora, CHIUNQUE si occupi in modo professionale di no profit sportivo SA che Società e Associazione NON SONO SINONIMI.
Ed infatti è la stessa Gazzetta Ufficiale, al comma 1 dell’art. 5 a spiegare che: “Ai fini del presente decreto, si intendono società sportive dilettantistiche quelle di cui al comma 17 dell’art. 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e successive modifiche e integrazioni. ”
Le SSD sono infatti una invenzione tutta italiana, è ed proprio nei commi 17 e 18 dell’art. 90 L. 289/2002, che esse vengono codificate per la prima volta e distinte nettamente dalle ASD. Le prime sono noprofit di proprietà privata e rivendibili. Le seconde sono noprofit PURE, di proprietà collettiva, indivisibili e non rivendibili. Posto che come abbiamo già avuto modo di dire in altre occasioni le SSD sono un aborto normativo, non possiamo pensare che chi ha scritto il testo della Gazzetta Ufficiale non conoscesse la differenza. C’è quindi una precisa volontà del Legislatore di porre questo vincolo solo a carico delle SSD e non delle ASD?
Perchè? Non ne sappiamo il motivo: possiamo solo azzardare che forse si riteneva che essendo un vincolo di un certo peso economico lo si volesse porre solo a carico di chi ha le “spalle forti” e non di tutti indistintamente.
COSA FARE?
Noi rimaniamo della nostra idea del nostro consiglio iniziale. Ma come professionisti siamo tenuti ad indagare ogni possibilità: cosa succederebbe in caso di morte per infarto di un atleta all’interno di una ASD, laddove si stabilisse che il defibrillatore era assente? Oggi non ci sono precedenti e non possiamo sapere se un giudice interpreterebbe questa vicenda con una lettura letterale della norma, oppure con una lettura più estensiva.
LE NORMATIVE REGIONALI
Questo è un altro capitolo tutto da ridere. Il tema dei defibrillatori è un tema Sanitario (tant’è che il decreto sopra citato è del Ministero della Salute Italiano) ma la Sanità in Italia… è demandata alle Regioni! Ed infatti ci sono alcune Regioni che hanno già legiferato (creando un gran casino: cosa prevale infatti in caso di differenze significative?La legge nazionale o quella regionale?). Avranno mantenuto questa differenza?
Lombardia: DELIBERAZIONE N° IX / 4717 Seduta del 23/01/2013. Si parla esplicitamente SOLO di Società Sportive Dilettantistiche e Professionistiche (addirittura con le iniziali maiuscole).
Toscana: Legge regionale 8 maggio 2013, n. 22. Qui si parla ESPLICITAMENE anche delle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD).
Veneto: Legge Regionale 2 aprile 2014, n. 11, art. 26. Si parla espressamente SOLO di società sportive dilettantistiche e professionistiche.
Non abbiamo indicazioni di altre Regioni che abbiano legiferato in merito. Se la tua Regione lo ha fatto e non è presente in questo elenco, DICCELO!
E ADESSO?
Adesso verrà fuori un vespaio, così come ogni altra volta che siamo intervenuti su temi che vanno a toccare Lobby molto potenti. E nessuno ci toglierà mai dalla testa che tutto questo impianto normativo teso ad obbligare la dotazione dei defibrillatori “ovunque e comunque”, a prescindere dalla situazione (trattando chi gioca a calcio tutte le domeniche come chi gioca a bridge una volta l’anno) sia soprattutto un grande Affare economico.
Saremo attaccati (non è la prima volta). Ma non importa, non quanto fare una informazione SERIA ed ONESTA.
Buon 2016 a tutti.
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