I giganti biancoblu allungano la serie conquistando Gara 3 nelle mura amiche del PalaSerradimigni (80-77) in una partita giocata sul filo della tensione.
L'epilogo. La Dinamo conquista Gara 3 di finale scudetto contro la Grissin Bon Reggio Emilia portandosi sul 2-1 e allungando la serie: dopo un avvio di energia i padroni di casa scavano il gap, grazie a un Edgar Sosa (13) incontenibile nei primi 20 minuti. Ma Reggio ritrova energie poco prima di andare negli spogliatoi e al rientro dall'intervallo lungo mette a segno un parziale da incorniciare di 4-19, dove i padroni di casa entrano in blackout. La reazione biancoblu arriva negli ultimi dieci minuti con Logan (25) a condurre i suoi a suon di triple: la partita si chiude proprio all'ultimo secondo grazie a un determinante Sacchetti, glaciale in lunetta. La serie è ora sul 2-1, tra quarantotto ore si torna in campo per Gara 4 : Sassari c'è e non intende mollare.
La scena. Il PalaSerradimigni si prepara ad ospitare la prima finale scudetto della storia del basket sardo: i cinquemila presenti scriveranno insieme una nuova e importante pagina della storia biancoblu. Grande fermento per la terza sfida tra gli uomini di Meo Sacchetti e Reggio Emilia: i giganti biancoblu dovranno riscattare le brutte e opache prestazioni di Gara 1 e 2 al PalaBigi, ritrovando quella carica agonistica che ha caratterizzato la serie di semifinale. Non si può immaginare cornice migliore di un PalaSerradimigni gremito da tifosi giunti da ogni angolo della Sardegna e un'isola intera a sostenere i suoi Giganti della palla a spicchi. Ex della serie Drake Diener, ancora fuori per infortunio e accolto con grande affetto dai tifosi della Dinamo: presenti alcuni tifosi della Reggiana, legati con la tifoseria del Commando da un gemellaggio da dieci anni.
Il match. Coach Sacchetti manda in campo Logan, Sanders, Lawal, Dyson e Brooks, coach Menetti risponde con Chikoko, Polonara, Kaukenas, Silins e Cinciarini. Sono gli ospiti ad aprire le danze con il capitano biancorosso Cinciarini, Logan e Dyson gli rispondono per il sorpasso dei padroni di casa ma Reggio scava un break di 9 punti. Lawal e Dyson riprendono le fila della partita e spezzano il ritmo degli ospiti (10-13). L'asse Logan-Sanders si esprime al meglio e con un gioco da tre punti di Lawal Sassari mette la testa avanti: una tripla di Polonara sancisce il controsorpasso. Ma i padroni di casa combattono su ogni possesso e difendono duro, rimettono la testa avanti con 5 punti di Sanders e Dyson dalla lunetta mentre Della Valle punisce la difesa biancoblu che lo lascia indisturbato a tirare dall'arco. Sosa in uno contro uno va fino in fondo e chiude la prima frazione 26-22. I giganti biancoblu aprono il secondo quarto con un parziale di 5-0 firmato Sosa e Logan e coach Menetti chiama subito minuto, Reggio rientra bene in campo con un controbreak di 5 lunghezze con Kaukenas e Della Valle. Sassari si fa trascinare da un Sosa esplosivo che porta il vantaggio in doppia cifra, per la Grissin Bon c'è l'inossidabile Kaukenas ad accorciare (36-26). Ma i biancoblu sono in ritmo e con Lawal, Sanders e Dyson tengono il vantaggio di dieci lunghezze: Reggio trova un mini break in chiusura di quarto con Silins dall'arco e Chikoko a lavorare bene nel pitturato e chiudono il primo tempo a due possessi di distanza (43-37). Al rientro dall'intervallo lungo due bombe di Della Valle riportano Reggio Emilia in parità, un 2+1 di Lavrinovic e gli ospiti mettono la testa avanti, coach Sacchetti chiama timeout. Dopo cinque minuti di gioco i biancoblu non hanno ancora segnato, mentre Della Valle continua a punire dai 6.75: il break degli ospiti è di 16-0. Dyson sblocca i suoi, lo segue Sosa con la bimane a concludere il contropiede, Formenti da grande intensità in difesa (47-56). Nell'ultima frazione la tensione sul parquet sale, ci sono storie tese tra Della Valle e Brooks e le due squadre vengono mandate in lunetta a monetizzare i falli avversari. Tre bombe di Logan rimettono Sassari in gioco (58-64), coach Menetti chiama minuto ma l'ex Alba Berlino continua a punire dall'arco riportando i suoi a un possesso di distanza firmando il ventello. Ancora timeout degli ospiti ma al rientro sul parquet Logan in versione cecchino firma la parità, Lavrinovic ci mette una pezza ma Dyson riconquista la parità dalla lunetta. Un contropiede di Sosa per il 70-68 quanto restano 90 secondi da giocare: il quinto fallo di Lavrinovic e tecnico alla panchina mandano i biancoblu in lunetta (2/3). Quando inizia l'ultimo giro di cronometro il tabellone dice 74-69: gli ultimi istanti si giocano sul filo dei nervi con tante gite in lunetta. Reggio riesce a riportarsi a -1 dalla lunetta con Polonara e Della Valle ma Sacchetti chiude il match con un 2/2 che vale la serie sul 2-1 (80-77).
Le parole. È coach Massimiliano Menetti a commentare per primo la sconfitta dei suoi: “E’ stata una partita diversa dalle altre due, siamo stati bravi ad adeguarci peccato perché su alcuni possessi decisivi non siamo stati pronti. C’è solo da dire peccato, ma non posso rimproverare niente ai miei, che stanno mostrando grande personalità e coraggio, è normale arrivare un po’ corti. Sappiamo benissimo che Sassari lotterà fino all’ultimo, ma dobbiamo avere la consapevolezza di poter fare bene: oggi ci sono mancati due minuti di alto livello ma quando i ragazzi danno tutto in campo io credo che un coach debba essere tranquillo al di là del risultato. Nel finale non abbiamo perso la lucidità ma la calma, è normale quando giochi delle partite così e ti rendi conto che ti stanno sfuggendo. Ora pensiamo alla prossima”.
Coach Meo Sacchetti commenta con serenità il match: “Abbiamo fatto quindici minuti di grande intensità anche con break importanti, poi abbiamo tirato il fiato e non chiuso qualche contropiede, loro sono stati bravi a punirci. C'è stata poi la nostra solita sindrome da terzo quarto che è stata pesante sia sotto l’aspetto del risultato sia per le facce viste in campo. In molte partite abbiamo avuto i cinque minuti di fuoco, anche in Eurolega, recuperando svantaggi importanti: oggi era necessario ritirare fuori qualcosa. David ci ha dato quella scintilla, quel flash che ci ha dato energia e ci ha permesso di portarci avanti. Il messaggio più importante i miei me l’hanno dato all’inizio della partita, scendendo in campo con facce diverse rispetto agli avvii di gara 1 e 2. Poi per come si era messa la partita David ha acceso la fiammella per l’attacco ma la reazione è nata anche dalla difesa. Comunque dovremmo fare una regola per saltare i primi cinque minuti del terzo quarto” - ironizza in chiusura il tecnico di Altamura.
L’ultimo a intervenire è David Logan, autore di 25 punti e vero trascinatore nell’ultima frazione con quattro bombe che hanno riportato la Dinamo in partita. “E’ stata una partita di alti e bassi, nel terzo quarto siamo andati molto sotto ma dopo siamo stati bravi a difendere duro e lavorare bene a rimbalzo, credo che questa sia stata la chiave per portare a casa la partita, bravi a non disunirci. Questi cali ci sono già capitati, come in Gara 1 a Trento e in alcune partite con Milano: abbiamo dei momenti in cui non riusciamo a segnare e ci intristiamo, basti pensare al 2/17 del terzo quarto. Io avevo fiducia ho fatto canestro ma la squadra mi ha seguito. In queste partite il vero fattore è la fiducia: noi siamo consapevoli di che tipo di squadra siamo e che possiamo fare tanti punti velocemente. Questo match è sicuramente importante, credo possa segnare una svolta nella serie: dobbiamo andare avanti in questa direzione”.
Dinamo Sassari: Logan 25, Sosa 13, Formenti, Sanders 13, Devecchi, Lawal 7, Chessa, Dyson 16, Sacchetti 4, Vanuzzo, Brooks 2, Kadji. All. Meo Sacchetti.
Grissin Bon: Chikoko 8, Polonara 14, Lavrinovic 9, Della Valle 18, Pechacek, Pini, Kaukenas 16, Cervi , Silins 3, Casu, Lavacchiella, Cinciarini 9. All. Massimiliano Menetti
Arbitri: Tolga Sahin, Dino Seghetti e Roberto Chiari.
Sassari, 18 giugno 2015
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
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