I biancoblu guidati da Marco Bergna conquistano la massima serie di basket in carrozzina chiudendo la Final Four con la vittoria sui padroni di casa del Parma 78-41.
A Sassari ritorna la massima serie di basket in carrozzina: in cinque mesi la DinamoLab guidata da coach Marco Bergna strappa il biglietto per la A, con una striscia di 15 vittorie consecutive. Dopo una stagione incredibile chiusa col 100% delle vittorie, Spanu e compagni confermano la supremazia dominando anche la Final Four di Parma, vincendo tutte e tre le gare disputate. Merito di un gruppo unito e competitivo, con giocatori di esperienza e talento, guidati da uno staff competente. Grande soddisfazione dei vertici biancoblu, è il presidente Stefano Sardara a esprimere l'entusiasmo per il risultato ottenuto: “Siamo davvero contenti di aver riportato Sassari nell'elite del basket in carrozzina, era l'obiettivo che ci eravamo fissati quest'anno ed è stato centrato a pieni voti. Per noi ovviamente costituisce un punto di partenza non di arrivo e ragioneremo presto del futuro, carichi per la prossima stagione”.
Final Four 2015. Si è giocata a Parma tra il 28 e il 29 marzo la Final Four del campionato di Serie B di basket in carrozzina. Al termine della due giorni di gare conquistano la promozione in Serie A oltre ai sardi, ovviamente favoriti, anche i padroni di casa della Laumas Elettronica Gioco Parma, che accedono alla massima serie in modo quasi insperato. Delusione per le altre due squadre impegnate, la Icaro Omal Basket Brescia e soprattutto la Lupiae Team Salento INAIL, a cui sarebbe bastato vincere l’ultima partita per salire di categoria. Come ampiamente pronosticato alla vigilia della Final Four, la Dinamo Lab si conferma una squadra di Serie A prestata al campionato cadetto, ribadendo anche a Parma un dominio che continua fin dall’inizio della stagione. I sardi guidati da coach Marco Bergna iniziano la Final Four rifilando 100 punti a Brescia, per poi vincere di 60 punti (93 a 33) contro la Lupiae Salento e finire in bellezza contro i padroni di casa con il successo 78 a 41. Grandi mattatori i due veterani del gruppo, Fabio Raimondi (27 punti di media nelle tre partite) e Andrea Pellegrini.
Le parole dei protagonisti. È il tecnico biancoblu coach Marco Bergna a esprimere la grande soddisfazione per la conquista della massima serie: “è stata una promozione non scontata perché fino alla fine abbiamo lottato: sono davvero felice della mia squadra fatta di veri campioni, sul campo e fuori, che hanno lavorato sodo e sposato un progetto. Come detto il primo giorno in cui abbiamo presentato il nostro progetto abbiamo mantenuto la promessa fatta al presidente Sardara, lottato col cuore per meritare la promozione fin dal primo allenamento. Abbiamo dimostrato di essere una squadra dal livello molto alto dando prova sul campo. Adesso ci godiamo il momento, respireremo aria di serie A e ragioneremo sul progetto DinamoLab. Personalmente questo è davvero un anno ricco di soddisfazioni dopo il bronzo con l'under 22, la conquista della A è la ciliegina sulla torta, con l'orgoglio di riportare la massima serie in una piazza come Sassari. Voglio fare un ringraziamento particolare a tutto lo staff e la dirigenza Dinamo, soprattutto a Stefano Sardara, Carlo Sardara e Gianmario Dettori che hanno sposato il progetto e ci hanno creduto dandoci fiducia. Un ringraziamento doveroso poi al mio staff, a Pierpaolo Spanu e Gianni Piu che mi hanno aiutato e sostenuto durante l'anno”.
Claudio Spanu, il capitano biancoblu, tradisce l'emozione: “Finalmente è arrivata la serie A che era il nostro obiettivo fin dall'inizio della stagione. C'è una grande emozione e ringrazio la squadra, questo gruppo magnifico: ripartiamo da quì. Chiudiamo una stagione nella quale abbiamo dominato senza grandi difficoltà; siamo onorati di riportare la serie A a Sassari, questa città la merita e tutti i giocatori hanno sposato il progetto ponendo questo obiettivo in cima alle priorità”.
Chiude Fabio Raimondi, play azzurro: “Come detto il primo giorno in conferenza stampa non volevamo sembrare presuntuosi ma avevamo la consapevolezza di essere una squadra di una categoria superiore. L'abbiamo dimostrato sul campo, non era un problema nostro ma degli avversari che avremmo incontrato: abbiamo vinto di 40 quasi tutte le gare tranne qualcuna per problemi di forma nostri. Adesso pensiamo al futuro, questo è un progetto e non vogliamo fare passi azzardati bensì uno per volta, vogliamo costruire basi solide, senza forzare. Questi giorni per me è stato difficile stare tanto tempo fuori casa, perché è appena arrivato mio figlio: chi conosce le mie vicissitudini personali sa quanto sia importante il momento che sto vivendo. Per questo vorrei dedicare il successo di oggi al piccolo Stefano e a mia moglie, Marzia”.
Dinamo Banco di Sardegna
Nessun commento:
Posta un commento