Finisce 75-82 per gli uomini di coach Ivkovic, i biancoblu sfiorano l'impresa.
La scena. Il pubblico è quello delle grande occasioni: una città che non vuole mancare alla prima storica partita di eurolega sul parquet del PalaSerradimigni. Nel parterre c'è anche la tifosa numero uno della formazione sassarese: Susanna Campus che festeggia assieme ai suoi giganti il suo compleanno. E' per questa occasione che il presidente Stefano Sardara regala a Susanna la maglia dell'Eurolega autografata da tutti i giocatori e il pubblico sassarese le dedica un lunghissimo applauso.
L'epilogo. Finisce 75-82 per l'Efes ma i padroni di casa non sfigurano assolutamente nel debutto in casa nella massima competizione europea. I ragazzi di Sacchetti
subiscono nel primo quarto l'esperienza e la concretezza di Istanbul ma disputano un secondo quarto all'altezza degli avversari con un Dyson infuocato, pur chiudendo il primo tempo sotto di sette. Al rientro sul parquet si alza la tensione e i biancoblu trovano leader diversi in momenti distinti della partita: Sosa riesce a cambiare l'inerzia del match e Sanders domina la fine del terzo quarto e l'inizio dell'ultimo. Ma ai padroni di casa manca ancora quel cinismo per portare a casa la vittoria, pur sfiorando l'impresa.
Il match. Coach Sacchetti manda in campo Logan, Lawal, Dyson, Brooks e Todic, coach Ivkovic risponde con Balbay, Perperoglou, Lasme, Janning e Bjelica. I turchi partono forte con i primi due punti di Janning: la risposta arriva dai 6,75 e porta la firma di Todic. Perperoglou gli risponde con la stessa moneta e due sanguinose palle perse dai biancoblu permettono all'Efes un mini allungo con due contropiedi da manuale. Lawal prende confidenza con il ferro e sblocca i suoi mentre continua la cavalcata dei ragazzi di coach Ivkovic che lavorano bene a rimbalzo, non fallendo le seconde occasioni di possesso che la difesa sassarese gli concede. Coach Sacchetti chiama timeout ma l'Efes dilaga e si porta sopra di dieci lunghezze a metà quarto (5-15). Il coach di Altamura manda in campo Sosa e Cusin: il dominicano emerge subito con una tripla ed due falli subiti. Anche Sanders e Cusin entrano in partita, mentre l'ingresso in campo di Bjelica cambia le dinamiche nel pitturato dove fa sentire peso e centimetri. I lunghi della Dinamo hanno qualche problema con i falli ma trovano sempre maggior intesa sotto canestro: il terzo fallo del centro della nazionale lo confina in panchina (16-24). La seconda frazione si apre nel segno dei turchi con Korkmaz e Krstic che riportano il vantaggio in doppia cifra: il centro serbo mette in difficoltà i sardi che però trovano in Dyson il loro leader. E' proprio dopo un mini break dei padroni di casa di cinque punti che coach Ivkovic chiama timeout (28-34). Due triple di Dyson, che vola in doppia cifra, portano i sardi ad un possesso di distanza, ma Saric li ricaccia indietro con un gioco da tre punti grazie al secondo fallo di Lawal che -insieme al terzo di Brooks- inizia a preoccupare coach Sacchetti. Dyson continua a bombardare dall'arco ma anche Janning diventa caldo dai 6,75 e con due triple cerca di garantire ai suoi di chiudere il primo tempo in vantaggio (40-47).
Il terzo quarto si apre con la carica dei lunghi sassaresi: ma la risposta dell'Efes è immediata con Lasme che si porta in doppia cifra in un amen e coach Sacchetti chiama timeout (44-55). Lawal cerca di sbloccare i suoi, Sanders si mette al servizio della squadra e coach Ivkovic ci vuole parlare su. E' proprio Sanders ad esplodere negli ultimi minuti con un gioco da tre punti (canestro and one) e una schiacciata che fa saltare in aria il PalaSerradimigni. Brooks lo segue a ruota attaccando il ferro per il meno uno e il palazzo sardo diventa una bolgia. Janning punisce dall'arco e Krstic firma gli ultimi tre punti del quarto che si chiude sul punteggio di 56-63. L'ultima frazione ha ancora Sanders come protagonista: per l'ala americana due gite in lunetta (3 /4) mentre i turchi si caricano di falli. La tensione sul parquet sale e gli ospiti approfittano di un calo degli isolani per riportare il vantaggio in doppia cifra grazie a Saric, Krstic e Osman. Un fallo tecnico sanzionato a Sosa convince Sacchetti a chiamare minuto per placare gli animi: a metà quarto il tabellone dice 63-74. Sosa e Brooks provano a mettersi la squadra sulle spalle per l'ultima offensiva ma i biancoblu hanno qualche difficoltà dalla linea di carità. Con due minuti e mezzo ancora da giocare coach Sacchetti chiama l'ultimo timeout a sua disposizione sul -11. A novanta secondi dalla fine succede l'inaspettato: due bombe di Sosa e Dyson riaprono la partita, Sassari ci crede. Osman cerca di riallungare dalla lunetta e, quaranta secondi dalla fine, coach Ivkovic chiama timeout. Sul 75-80 i padroni di casa cercano disperatamente il canestro che permetta loro di giocarsela all'ultimo tiro. Ma gli dei del basket, e l'esperienza dell'Efes, bloccano la loro speranza e finisce 75-82.
Le parole. Coach Dusan Ivkovic commenta la vittoria dei suoi “Sono soddisfatto di questa seconda partita: sapevamo che con una squadra come Sassari dovevamo dare il massimo e controllare il gioco. Loro hanno portato in campo tanta aggressività come ci aspettavamo e hanno segnato molto in transizione: siamo stati bravi a controllare il ritmo della partita giocando un basket di buon livello. Nell'ultimo quarto si è sentita la stanchezza e siamo riusciti a portare a casa la vittoria. Entrambe le squadre viste in campo oggi hanno cambiato molto a livello di roster, abbiamo meritato di vincere”. Le ultime parole del coach dell'Efes, leggenda del basket, sono per il palazzetto di Sassari “Voglio sottolineare la bellissima atmosfera del PalaSerradimigni: un posto carico di energia positiva e di voglia di basket. We support basket and we love it, too”.
Coach Meo Sacchetti non nasconde qualche rammarico: “Sappiamo di aver giocato contro una grande squadra ma abbiamo fatto dei grandi errori in momenti cruciali della partita. Il problema è che se tu corri corri e corri arrivi stanco e non riesci a gestire al meglio alcuni momenti fondamentali. Sia chiaro: l'Efes è una squadra forte e competitiva della quale riconosciamo la superiorità, ma se non ci metti più intensità e più aggressività non puoi sperare di vincere. Ci manca ancora quel cinismo e quella forza mentale per gestire alcuni possessi. La chiave è questa secondo me: il cinismo”
Rakim Sanders, autore di una buona partita con 15 punti, 3 rimbalzi e 6 falli subiti si dice “rammaricato per la sconfitta: abbiamo sbagliato qualche controllo tra di noi e dobbiamo crescere tanto come gruppo. Dobbiamo aggiungere aggressività al nostro approccio alla partita”.
Dinamo Banco di Sardegna 75 - Anadolu Efes Istanbul 82 ( 16-24, 24-23, 16-16, 19-19)
Dinamo Sassari - Logan 5, Sosa 9, Sanders 15, Devecchi, Lawal 6, Chessa, Dyson 21, Sacchetti, Vanuzzo, Brooks 7, Todic 6, Cusin 6. All. Meo Sacchetti.
Efes Istanbul - Balbay 6, Osman 3, Perperoglou 3, Saric 9, Draper 6, Krstic 15, Lasme 14, Korkmaz 4, Janning 14, Kilicli, Kosut, Bjelica 8. All. Dusan Ivkovic.
Arbitri: Miguel Perez (SPA), Nicola Maestre (FRA) e Benjamin Jimenez (SPA)
Sassari, 24 ottobre 2014
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
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