A dire il vero le cose non sono andate così come descritto nell’articolo apparso ieri sull’Unione Sarda nella pagina di Cagliari, a firma di Francesco Pinna dal titolo: “Dinamo vietata ad un disabile” (ma la Dinamo che c’entra?). Io c’ero e mi sento in dovere di descrivere come realmente si sono svolti i fatti. Primo di cominciare a raccontare, ammetto di conoscere personalmente la persona vittima di questo increscioso “incidente”, ma potrei anche dire gigantesco malinteso.
Domenica sera si gioca alle 20,30 la partita tra Italia e Svizzera per le qualificazioni europee. Considerato che erano in programma altri eventi organizzati dal Comitato regionale della Fip, alle ore 18:30, durante lo svolgimento dello Streetball, mi aggiravo nei pressi dell’ingresso, vicino proprio ai campi allestiti per lo svolgimento del 3 contro 3. In quel momento incontro il signor Alessandro Murenu che, una volta salutato, mi riferisce di aver avuto una discussione con il personale dello staff in seguito alla sua richiesta di poter assistere alla gara a bordo campo (munito di regolare tagliando ) come spesso ha fatto in altre occasioni, essendo impossibilitato a salire per le scale, ma che la risposta dell’addetto dell’organizzazione è stata negativa, in quanto privo di accredito.
Appurato l’accaduto e, vista l’intenzione del signor Murenu di rinunciare alla visione della gara, mi sono offerto di aiutarlo per vedere se si poteva trovare una soluzione. Allo stesso tempo, anche l’addetto dell’organizzazione, il signor Bonu, di sua iniziativa si è adoperato per chiedere se si poteva fare una eccezione. Capisco le dimensioni del palazzetto e, considerata l’importanza dell’evento e, intuendo il fatto che lo spazio riservato ai disabili sarebbe stato davvero esiguo, ho capito subito che ci sarebbero stati dei problemi a trovare un posto per il signor Murenu.
Dopo alcuni minuti, vengo intercettato dall’addetto del’organizzazione, che mi chiede se avevo la possibilità di rintracciare la persona in questione, visto che non riusciva più a trovarla e se ne conoscessi il nome per farlo chiamare dallo speaker. Così ho fatto, tanto che in due occasioni lo speaker del palazzetto ha chiamato il signor Murenu, senza però avere una risposta. Ma il signor Bonu non ha desistito, nonostante il caos che aumentava, in prossimità dell’incontro all’esterno del palasport, una volta accertato che non era più presente il disabile in questione, mi ha richiesto espressamente, con un giro di telefonate di avvisarlo che il problema era stato risolto. Dopo varie ricerche ho recuperato il numero e rintracciato il signor Murenu, questo mi ha fatto sapere di essere ormai già a casa, comunicandomi inoltre di aver restituito il biglietto al boxoffice, che molto gentilmente aveva provveduto alla restituzione della somma. Il tutto per doverosa precisazione.
Domenica sera si gioca alle 20,30 la partita tra Italia e Svizzera per le qualificazioni europee. Considerato che erano in programma altri eventi organizzati dal Comitato regionale della Fip, alle ore 18:30, durante lo svolgimento dello Streetball, mi aggiravo nei pressi dell’ingresso, vicino proprio ai campi allestiti per lo svolgimento del 3 contro 3. In quel momento incontro il signor Alessandro Murenu che, una volta salutato, mi riferisce di aver avuto una discussione con il personale dello staff in seguito alla sua richiesta di poter assistere alla gara a bordo campo (munito di regolare tagliando ) come spesso ha fatto in altre occasioni, essendo impossibilitato a salire per le scale, ma che la risposta dell’addetto dell’organizzazione è stata negativa, in quanto privo di accredito.
Appurato l’accaduto e, vista l’intenzione del signor Murenu di rinunciare alla visione della gara, mi sono offerto di aiutarlo per vedere se si poteva trovare una soluzione. Allo stesso tempo, anche l’addetto dell’organizzazione, il signor Bonu, di sua iniziativa si è adoperato per chiedere se si poteva fare una eccezione. Capisco le dimensioni del palazzetto e, considerata l’importanza dell’evento e, intuendo il fatto che lo spazio riservato ai disabili sarebbe stato davvero esiguo, ho capito subito che ci sarebbero stati dei problemi a trovare un posto per il signor Murenu.
Dopo alcuni minuti, vengo intercettato dall’addetto del’organizzazione, che mi chiede se avevo la possibilità di rintracciare la persona in questione, visto che non riusciva più a trovarla e se ne conoscessi il nome per farlo chiamare dallo speaker. Così ho fatto, tanto che in due occasioni lo speaker del palazzetto ha chiamato il signor Murenu, senza però avere una risposta. Ma il signor Bonu non ha desistito, nonostante il caos che aumentava, in prossimità dell’incontro all’esterno del palasport, una volta accertato che non era più presente il disabile in questione, mi ha richiesto espressamente, con un giro di telefonate di avvisarlo che il problema era stato risolto. Dopo varie ricerche ho recuperato il numero e rintracciato il signor Murenu, questo mi ha fatto sapere di essere ormai già a casa, comunicandomi inoltre di aver restituito il biglietto al boxoffice, che molto gentilmente aveva provveduto alla restituzione della somma. Il tutto per doverosa precisazione.
di N.C. Basket Sardegna
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