martedì 25 marzo 2014

La crisi del basket italiano - parte terza

Pubblichiamo la proposta sottoscritta da 34 società siciliane, per non far morire il basket e le società. Interessante il punto 7 sui parametri degli svincolati.

In questo mese di marzo società catanesi e comitato provinciale si sono riunite presso la sede Fip Catania per cercare di far sentire la loro voce a livello regionale. Un’iniziativa partita dal basso con la volontà di evidenziare, proponendo soluzioni alternative, il problema degli alti costi di gestione delle società sportive, il bisogno di ripensare il sistema dei NAS, migliorare ed incrementare i modi di fare formazione nella pallacanestro, riorganizzare una burocrizia mal funzionante.  

1 - Adottare per la stagione sportiva 2014-2015 l’importo minimo dei contributi gara, per tutti i campionati gestiti dal Comitato Regionale, rispetto ai valori (min. e mass.) fissati e deliberati dal Consiglio Federale con l’approvazione delle DOA;

2 - Designare per tutti i campionati gestiti dal comitato regionale due  arbitri con particolare attenzione per i prossimi campionati esordienti, U13-e U14, evitando di riportare nei comunicati ufficiali che si designeranno gli arbitri per le solo gare della fase finale. Tale aspetto a garanzia delle società che pagano regolarmente i contributi gara e della crescita tecnica dei giovani ragazzi reclutati dal CIA siciliano che rappresentano la futura classe arbitrale regionale;

3 - Più sostegno, alla promozione e programmazione dell'attività del MB e del CIA regionale ( copertura finanziaria per quelle manifestazioni MB che ad oggi, seppur organizzate dal comitato regionale sono a carico dei ragazzi/ società; un progetto che individui in ogni provincia un “istruttore arbitri” che non si limiti alle solo riunioni tecniche mensile bensi che visioni,  sui campi i giovani miniarbitri che si trovano nel passaggio da mini ad arbitri, simile al progetto di conference arbitrale in uso nello scorso campionato di campionato DNC).

4 - Istituzione di un ufficio regionale informatico a supporto delle società nella risoluzione delle problematiche di natura informatica con assistenza telefonica in giorni e orari prefissati;

5 - Potenziamento degli uffici tecnici regionali (uff.gare, giudice sportivo, designazioni) per ridurre i carichi di lavoro, in atto distribuiti in poche unità, che creano notevoli disfunzioni di carattere organizzativo e gestionale dell’attività. Disfunzioni facilmente riscontrabili dalla consultazioni dei comunicati ufficiali di revoca.

6 - Svolgimento delle attività previste dal Centro Tecnico Federale in tutte le provincie (soprattutto in quei centri in cui operano le società che con notevoli sforzi svolgono i campionati d’eccellenza, come Ragusa, Barcellona, Capo D’orlando, Trapani, Acireale, Agrigento, Messina) quale veicolo e presenza del SSN a sostegno dell’attività d’eccellenza.

7 - Farsi promotore nei confronti delle consiglio federale dell’opportunità dell’istituzione del parametro NAS graduale. Ciò per evitare (soprattutto per i giovani non di interesse nazionale) il precoce abbandono dell’attività non appena in età di svincolo,  prevedendo  (magari) per il primo anno tesserabile in regime di svincolo un parametro pari al 35 % del parametro del campionato, per il secondo anno un parametro pari al 70 % del parametro del campionato, dal terzo anno il parametro intero.

8 - Sottoporre all'attenzione del consiglio federale e delle istituzioni sportive nazionali (FSN, CONI) le interpretazioni applicate dall'agenzia delle entrate durante le verifiche amministrative contabili effettuate nelle associazioni sportive dilettantistiche che di fatto si traducono in un disconoscimento delle agevolazioni che la legge 398/91 attribuisce alle associazioni sportive dilettantistiche.

9 - Istituzione dell’assemblea delle società regionali (ormai i costi di convocazione sono azzerati con l’uso di mail), da svolgersi nel mese di giugno, che permetta  il confronto fra chi è chiamato a gestire il movimento e le società che operano quotidianamente al fine di esercitare il dibattito per una migliore razionalizzazione delle risorse (economiche, umane, gestionale) che possa invertire il fenomeno di migrazione delle società affiliate agli enti di promozione sportiva che nella regione avviene con maggiore frequenza.

10 - Organizzare un numero maggiore e equamente distribuiti nel territorio isolano  di corsi per l'attività di formazione  obbligatoria per gli allenatori e gli istruttori Minibasket (Pao CNA e Mini) per ridurre i disagi provocati dall'eccessiva distanza dalla residenza dei tecnici».

Stralcio di articolo di Pianeta Basket

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