Sara Angius - Foto Mauro Mascia |
Tre giorni
dopo la sconfitta con l’Astro il team giallo nero si interroga sulle ragioni
che l’ha provocata
Brucia non poter chiudere la Poule Retrocessione con
sole vittorie. Delude l’aver dissipato l’imbattibilità nel corso di un derby.
Stimola l’aver preso coscienza di ciò che non si deve fare nelle prossime gare.
Tra musi lunghi e tendenza a resettare tutto, c’è chi trova comunque il coraggio
di parlare per dimenticare al più presto una piccola parentesi in un percorso
che riserva ancora sei partite impegnative.
Dall’alto dei suoi diciotto punti, impreziositi da una
media da 2 del 77,8%, la bulgara Roksana
Yordanova non si dimentica del caloroso sostegno avuto dagli spalti di Sa
Duchessa: “Prima di tutto vorrei ringraziare il nostro pubblico. Tutte queste
persone hanno creato un clima che purtroppo non si vede in tutti i campi di basket
femminile. Mi ha fatto grandissimo piacere giocare in un palazzetto così pieno,
peccato solo per il risultato finale”. La giocatrice giallo nera non dimentica
il fair play: “Vorrei fare i complimenti all’Astro. Ha dimostrato più di noi di
avere fame dentro il campo e di voler portare a casa i due punti. Hanno un
quintetto basato su giocatrici di grandissima esperienza, sono riuscite durante
tutta la partita a giocare al loro ritmo e questo per noi non andava bene”.
Chiude con una lievissima nota polemica: “Prima della partita avevo letto un
po’ di titoli e commenti e vorrei dire che adoro giocare quando qualcuno mi
sottovaluta”.
Gran tifo a Sa Duchessa |
Gara prevalentemente di copertura quella interpretata
da Emanuela Tinti che, gradualmente,
si sta riprendendo dagli acciacchi: “Sapevamo che contro l'Astro non sarebbe
stato facile – ammette il capitano – infatti con Pat Marcello e Sonia Cirronis
abbiamo giocato un anno insieme, la famosa stagione dove conquistammo la serie
A2. Quindi conoscevamo benissimo il loro valore”.
Ripercorre le fasi iniziali del derby: “L'approccio
alla gara è stato davvero deludente; c'è da dire che il nostro quintetto base
non era proprio in forma, chi con problemi al ginocchio, chi alla coscia, chi
alla schiena. Non siamo partite con il piede giusto. Ma non è sicuramente una
scusante visto che anche nella squadra avversaria i problemi non mancavano. Per
tutto l'incontro abbiamo inseguito, non siamo mai riuscite a portare l’inerzia
della partita dalla nostra parte, se non negli ultimi minuti di gioco, dove
abbiamo superato le avversarie. Ovviamente non è bastato”. Ma l’ottimismo non
manca: “Il rammarico di avere perso questa gara è davvero tanto – conclude
Tinti - anche perché, considerate le nostre qualità, possiamo fare decisamente
meglio. Spero che da questa settimana ci sia una netta ripresa; contro il
Biassono vorrei facessimo vedere un buon basket”.
Per cinque minuti ha dato una mano alle sue compagne ma
soprattutto dalla panca la promessa Sara
Angius si è fatta un’idea chiara di ciò che è accaduto: “Penso che per
vincere le partite in campo si dovrebbe essere più unite in attacco ma
soprattutto in difesa. Non lo siamo state. In attacco ognuna giocava per conto
suo. In difesa abbiamo fatto bene solo in certi momenti. Non c'eravamo mai sui
rimbalzi, sia difensivi sia offensivi. Abbiamo cercato di riprenderci a un
certo punto, ma subito dopo si è ripreso a giocare sugli stessi livelli dei
primi due quarti e per questo abbiamo perso”.
L’ultima parola al vice allenatore Roberto Frau: “Abbiamo sbagliato approccio alla partita ed è una
cosa che non ci possiamo permettere. Dall’altra parte le motivazioni erano
maggiori rispetto a quelle che possono essere ora le nostre ma non possiamo fare
questo tipo di ragionamenti. Ovviamente senza togliere nulla alle avversarie
che hanno giocato una delle loro migliori partite nonostante le defezioni nel
roster. Il risultato é giusto. Sono sicuro che dalla prossima partita entreremo
meglio in campo”.
Selargius 25 febbraio 2014
Ufficio Stampa
ASD GS San Salvatore
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