Fedele fino in fondo al suo cliché di squadra pazza e imprevedibile, la Ferrini vince con autorevolezza la gara che, per il quinto turno del girone di ritorno della D, la vedeva impegnata sul terreno del Terralba, campo sul quale l’anno scorso aveva lasciato le penne e squadra con cui all’andata aveva perso più nettamente di quanto attestato dai sei punti di scarto finale. E la citazione serve a evidenziare che, nel divario di 32 punti, il peso specifico dei meriti dei quartesi è superiore a quello che può essere attribuito ai demeriti dei locali.
Pur ampiamente rimaneggiata a causa dei tanti infortuni o di problemi personali (out Zoncheddu, Corona, Desogus, Garofalo, Manca, Daniele Cara, Unali, oltre a Roberto Zuncheddu, assente dai campi da dodici mesi) la squadra di coach Orani ha sfoderato una prestazione di grande spessore agonistico e molto intensa sul piano difensivo. Ovvio che, in questo modo, non abbia lasciato scampo ai ragazzi di Ledda (tra i quali era assente Porcu, autore di venti punti nella gara d’andata), annichiliti già al primo intervallo da un eloquente passivo di diciassette punti (7-24). Certo, il basket è uno sport imprevedibile, ma un parziale così produce di solito due effetti esattamente complementari: deprime chi lo subisce e tranquillizza chi ce l’ha a favore. Ma, attenzione, la condizione per trarre vantaggio da una tale situazione è che chi è avanti non commetta l’errore di ritenere di avere già la vittoria in tasca. Perché anche l’Olimpia Milano (si perdoni l’accostamento irriguardoso) credeva di aver già incamerato la vittoria contro la Dinamo nei quarti delle Final Eight di Coppa Italia, e invece…
Dunque, merito di Secci e compagni (doveroso, in assenza del capitano Zoncheddu, citare chi sul campo ne ha preso i gradi indossando i panni del trascinatore morale) avere resistito alla tentazione di considerare la pratica già archiviata dopo soli dieci minuti. Così, grazie a questo atteggiamento e dopo aver contenuto il tentativo di ritorno dei locali messo in atto nel secondo semi-tempo, i quartesi hanno continuato a giocare con apprezzabile determinazione, legittimando una vittoria che non ammette discussioni, ma che deve ugualmente sollecitare una riflessione; che magari sarà più dolce rispetto a quelle che seguono una sconfitta, ma che è pur sempre utile, se non necessaria. Riflessione che deve essere focalizzata sull’importanza de-ter-mi-nan-te che riveste l’atteggiamento mentale col quale vengono affrontate le gare. Perché, soprattutto in un campionato livellato come questo, la linea di confine tra la vittoria e la sconfitta il più delle volte passa proprio di lì.
S.A.A.B. Terralba- GSD Basket Ferrini 47-79 (7-24; 30-45; 40-62)
S.A.A.B. Terralba: Argiolas, Bellu, Boassa, Tranza E., Marongiu 17, Tranza A. 2, Musca 2, Vinci 2, Pianti 6, Aramu 13, Serra 5. All. Ledda
GSD Basket Ferrini: Saba 16, Moi 7, Cara V. 4, Secci 6, Daga 8, Laconi R. 11, Deiana 6, Laconi S. 21. All. Orani
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