La sconfitta ha un sapore sempre sgradevole, ma se il tuo progetto va avanti, può essere più o meno amara. Questione di punti di vista. Meno amara perché comunque fai progressi; più amara perché sei sempre più vicino alla vittoria, ma neanche stavolta sei riuscito a farcela.
Fatto sta che la Pallacanestro Nuoro anche a Olbia ha mostrato progressi, giocandosela per lunghi tratti con gli avversari, vincendo due quarti, evidenziando la crescente personalità dei suoi giovani atleti che, con più continuità di rendimento,
potrebbero render difficile la vita a ogni avversario e, soprattutto, togliersi qualche soddisfazione in più.
Purtroppo, invece, si continua a dipendere dalla buona serata di taluni: sabato scorso Carcano e Sanna, questa volta Claudio Moledda, Alessandro Moledda e Cosimo Guiso. Claudio Moledda, tornato nei ranghi recentemente dopo alcuni mesi d’inattività, sta progressivamente rientrando in forma e ne ha dato prova come top scorer dell’incontro con 23 punti; Cosimo Guiso, dal canto suo, è stato il secondo miglior realizzatore dei suoi, con 9 punti all’attivo, tutti nell’ultima frazione di gioco. Fra i più giovani, non è stato l’unico a farsi notare, perché nel corso della partita hanno fatto vedere buoni sprazzi di gioco anche Alessandro Moledda che ha firmato 8 punti ben distribuiti nel corso delle sue apparizioni in campo e, ancora, Mattia Mura.
L’avvio di gara è piuttosto equilibrato. Il primo canestro è di Basanisi, che con una “bomba da tre” mette paura e fa ricordare ai Sirbones la sua performance dell’andata. Tuttavia, per lui non sarà una serata particolarmente fortunata. Subito carico di falli, giocherà a singhiozzo e chiuderà con, all’attivo, solo un altro canestro da oltre l’arco. Poco male, perché i biancorossi allenati da Sciretti metteranno in mostra equilibrio e compattezza di squadra che li porterà tutti a segno e alcuni in doppia cifra. Al primo quarto di marca olbiese, soprattutto nella seconda parte, fa seguito una frazione ben più equilibrata che permette ai Sirbones di recuperare una lunghezza. Il terzo periodo è alquanto “garibaldino”, con frequenti capovolgimenti di fronte e qualche azione caotica che manda in confusione anche i “fischietti”. Singolare un “personale” fischiato a
Troncia, e puntualmente conteggiato, benché il correttissimo Rossi sottolineasse all’arbitro di non averlo subito! Da qui un po’ di nervosismo e “scollamento” barbaricino che permetteva ai padroni di casa di prendere il largo e di mettersi definitivamente al riparo da possibili ritorni di fiamma nuoresi, che già in più di una circostanza avevano creato loro qualche pensiero. Nell’ultimo quarto, dopo l’ennesimo tentativo di recupero, spazio a tutto il 1996 con Atzei, Bassanello, Mura, Guiso e Sanna che, se non altro, si toglievano la soddisfazione di vincere il parziale.
Appuntamento rinviato, dunque, con la seconda vittoria stagionale e la prima in trasferta. Ci si ritornerà a sperare fra due settimane. Nel prossimo fine settimana, infatti, la Pallacanestro Nuoro osserverà il suo secondo e ultimo turno di riposo.
Ufficio Stampa Pallacanestro Nuoro
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