Curiosando tra le varie testate giornalistiche ho trovato sul Corriere dello Sport, un articolo nel quale Gianmarco Pozzecco da un giudizio sull'attuale campionato di Serie A, ne pubblico alcuni stralci.
«Negli ultimi dieci anni, a parte Siena, la pallacanestro ha la peculiarità dell'equilibrio esasperato, con risultati inattesi ogni domenica. E ora vi spiego il perché. Con la possibilità di poter schierare cinque stranieri, ogni squadra ha gente magari con delle capacità ma con un grosso limite: l'incostanza. Faccio un esempio: uno straniero come Danilovic poteva sbagliare al massimo due partite in una stagione, mantenendo un rendimento altissimo. Oggi i giocatori più forti non vengono più da noi, e questo permette che ogni domenica qualcuno si erga a protagonista».
Poi parlando di Hackett, Milano e le rivali:
«Daniel è nettamente il giocatore più forte del nostro campionato, l'unico che può dominare una partita, soprattutto quando conta. Quindi se a Milano non vincono nemmeno con lui, allora vuol dire che nell'ambiente c'è qualcosa che non va.
Penso invece che Siena, ancora la rivale più accreditata per una questione di mentalità che si è costruita negli anni. Però la mia favorita è un'altra...Sassari. E non solo perché l'allena un uomo coi baffi a cui sono legatissimo. Ma perché ha entusiasmo e talento. Certo, sarebbe una favola, un po' come la Sampdoria che vince lo scudetto nel calcio, cose che capitano una volta nella vita. Ma se arrivano davvero in fondo, credo che Sacchetti abbia la capacità di portarli al titolo, come fece Recalcati con noi a Varese. Anche Brindisi, Roma e Cantù, stanno facendo un lavoro incredibile, hanno buoni roster, bravi allenatori. Solo che non ci credo».
di N.C. Basket Sardegna
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