“The show must go on”... eh si! Anche quando mancano gli interpreti principali, lo spettacolo deve continuare; ma così non è stato per gli spettatori che ieri hanno riempito le gradinate del PalaEsperia .
Un derby senza infamia e senza lode. La Scuola Basket si presenta senza la “chioccia” Pedrazzini, senza il suo cecchino Nicola Salis e con una panchina in erba. Nella sponda opposta, assente Paolo Cornaglia e Gianmarco Angius in panchina per onor di firma.
Si capisce sin dalle prime battute che la gara non sarebbe stata spettacolare come le due formazioni ci hanno abituato. Alle 19:00, puntuale il fischio dell’arbitro che da inizio alle ostilità. La gara comincia in maniera confusionaria ed è la squadra di casa a segnare per prima. Per i gialloverdi è buio totale. Solo Minari riesce a tener testa agli avversari, segnando 6 dei 10 punti totali del primo quarto, che finisce con il parziale di 21-10.
Nel secondo quarto le cose non cambiano, Deidda mischia le carte ma il risultato non migliora, l’Esperia pur non giocando una buona gara ha vita facile ed incrementa il vantaggio.
Per la Scuola Basket si profila una disfatta.
Per la Scuola Basket si profila una disfatta.
Si va al riposo con i padroni di casa in vantaggio di ventidue punti e visto l’andazzo della gara, vittoria quasi in cassaforte nonostante i due quarti da giocare.
Al rientro dall’intervallo, quello che non ti aspetti: riaffiora l’orgoglio gialloverde. Minari apre le marcature, sveglia la squadra dal torpore e dà il via alla riscossa. Ora le parti si invertono, l’Esperia pasticcia e non riesce a trovare la via del canestro, mentre gli ospiti rosicchiano punto su punto. Alla fine del terzo quarto lo svantaggio è ridotto a soli dieci punti.
Al rientro dall’intervallo, quello che non ti aspetti: riaffiora l’orgoglio gialloverde. Minari apre le marcature, sveglia la squadra dal torpore e dà il via alla riscossa. Ora le parti si invertono, l’Esperia pasticcia e non riesce a trovare la via del canestro, mentre gli ospiti rosicchiano punto su punto. Alla fine del terzo quarto lo svantaggio è ridotto a soli dieci punti.
Il quarto finale è la fotocopia del terzo, il solito Minari (30 punti a referto) coadiuvato da Santona (19 punti a referto) e compagni, con un parziale di 13-4 riducono lo svantaggio ad un misero punticino. L’Esperia è in bambola. La Scuola Basket cerca di produrre il massimo sforzo per ribaltare la gara, ma le provvidenziali bombe di Limbardi e Salone, tengono gli ospiti a debita distanza. Esperia che porta a casa due punti sudatissimi, scacciando via il fantasma di una sconfitta che sarebbe stata pesante, più per il morale che per il risultato.
di N.C. Redazione Basket Sardegna
alla scuola basket oltre a pedrazzini,salis mancavano anche de santis e palomba.
RispondiEliminacomunque bel duello di sano sport tra minari e rassel dove ha visto nettamente primeggiare minari,a parti invertite avreste fatto un titolone per il grande rassel che la settimana prima ne aveva rifilato 37 al Carloforte.
Senza nulla togliere a DeSantis e Palomba, sono stati nominati come assenti due giocatori capaci di spostare gli equilibri di una gara. Per quanto riguarda Russell, nel link dei tabellini di sabato scorso c'è scritto "Jordan trascina l'Esperia" e i suoi 37 punti sono nuovamente citati nell'articolo di presentazione del derby che allego. http://basketsardegna.blogspot.it/2013/11/c-reg-m-esperia-scuola-basket-sold-out.html
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