Nonostante la filosofia stabilita e fissata in questi ultimi anni dalla F.I.B.A. Minibasket, il Minibasket in Europa è “gestito” e giocato in modi differenti.
Questo si può notare, in principal modo, assistendo ai diversi Tornei Internazionali Minibasket che sono organizzati in Europa: tipi di giochi in attacco, difese attuate, comportamento in panchina degli Istruttori.
Tutto molto simile alla grande pallacanestro, ma con un’enorme differenza che i praticanti non sono giocatori, ma bambini e bambine nel “vero” senso della parola.
Schemi di gioco rigidi e organizzati, niente è lasciato alla creatività, le correzioni sono continue, i rimproveri non si contano e tutto deve essere perfetto.
In alcuni Paesi europei il Minibasket inizia a 5 anni e termina a 11 (Italia, Francia in primis), in altri inizia a 8 anni e termina a 12, possono andare in panchina a dirigere le squadre Minibasket anche gli Allenatori, il Regolamento di gioco in molti Paesi è molto simile a quello del “grande basket” (8″ per passare la metà campo, violazione della metà campo, 24″, tiro aggiuntivo su canestro realizzato e fallo subito, tiro da 3 punti, difesa a zona), si disputano i Campionati Nazionali (Russia, Slovacchia, Polonia, Belgio, Ungheria, etc.) e per partecipare ai Tornei si formano selezioni nazionali: mi sembra un po’ troppo per i bambini e le bambine di quest’età!
In alcuni Paesi si organizzano Corsi di formazione per gli Istruttori Minibasket (Italia, Francia, Ungheria, Portogallo), con uno studio specifico sull’area biologica, psico-pedagogica, metodologica e tecnica e relativi corsi d’aggiornamento.
In altri Paesi basta essere Allenatori di pallacanestro per guidare le squadre Minibasket, o essere Insegnanti di Educazione Fisica, o essere stati giocatori di pallacanestro di un certo livello.
Alcune Federazioni europee hanno al loro interno un Dipartimento specifico che s’interessa dell’attività Minibasket (Italia, Spagna, Russia, Francia, Inghilterra, Belgio, Slovacchia, Ungheria) e organizza Feste Minibasket, Tornei, Jamboree nazionali e regionali, formazione dei Miniarbitri (Italia, Francia, Inghilterra), attività scolastica e relativi tornei.
Altre Federazioni considerano poco l’attività Minibasket sul territorio e se ne disinteressano quasi completamente, lasciando l’iniziativa ai singoli Istruttori, Allenatori o Insegnanti.
Il Minibasket in ogni Paese è frutto di una cultura, di tradizioni, ma dovunque, secondo noi e secondo la F.I.B.A. Minibasket, dovrebbe essere “un servizio” offerto ai bambini/e per “crescere”, per giocare assieme, per educare e sviluppare le capacità senso-percettive, gli schemi motori e posturali, le capacità e le abilità motorie, per conoscere i fondamentali del Minibasket, il Regolamento di gioco, rispettare gli avversari e divertirsi.
In molti Paesi i fondamentali di gioco sono insegnati analiticamente sin dalla più tenera età, non è dato spazio alla creatività e alla fantasia motoria, l’Istruttore è poco Educatore ma tanto tecnico.
Invece, secondo noi, il bambino deve “giocare” a palleggiare, a tirare, a passare, a smarcarsi, a difendere, nello spazio e nel tempo, con e senza palla, cercando di migliorarsi sempre, seguendo i consigli dell’Istruttore (capacità di gioco).
In palestra l’Istruttore deve presentare ai bambini esercizi-gioco avvincenti, divertenti, interessanti e non esercizi mutuati da grandi Allenatori.
Solo dopo che un bambino ha capito a che cosa serve un gesto o un movimento, si può iniziare a lavorare per affinargli e migliorare la tecnica esecutiva.
In questi ultimi anni il sottoscritto si è recato in molti Paesi Europei e non, sia come Istruttore F.I.B.A che su invito delle Federazioni di Basket, per cercare di diffondere una corretta cultura motoria e sportiva relativa al Minibasket (Ungheria, Slovacchia, Rep. Ceca, Malta, Polonia, Finlandia, Inghilterra, Francia, Svizzera, Islanda, Germania, Qatar, Gibilterra, Tunisia, Marocco, Turchia, Grecia, Spagna, Georgia, Armenia, Bielorussia, Moldavia, Albania, Islanda, Estonia, Kossovo, Arzebajan, Colombia, Argentina, Uruguay, Chile) e le lezioni teoriche e pratiche hanno suscitato tra i presenti interesse e curiosità.
Ai Corsi e ai Clinic Minibasket (della durata di una settimana) hanno partecipato molti Istruttori, Allenatori, ex giocatori, Insegnanti di Educazione Fisica, Maestri, e tutti si sono impegnati per cercare di conoscere ed imparare nuove metodologie di insegnamento in relazione alle diverse età dei bambini.
Questo “nuovo” modo di insegnare il Minibasket ha inciso profondamente sulla formazione degli Istruttori di questi Paesi e le diverse Federazioni hanno iniziato a prendere “seriamente” in considerazione il “fenomeno Minibasket”, non considerandolo la pallacanestro dei bambini, ma qualcosa di importante e di serio per i bambini!
Vogliamo un Minibasket per tutti, senza selezioni assurde, un Minibasket vero, dove tutti i bambini possano avere la possibilità di realizzare un canestro, di effettuare un buon passaggio o un buon tiro, di battere l’avversario, di difendere, di attaccare e di verificare quanto una persona vale nella vittoria e nella sconfitta.
Se tutti i bambini europei e di tutto il mondo continueranno dopo il Minibasket a giocare a Pallacanestro, avremo sicuramente giocatori più creativi, con grande fantasia motoria, che inventano gesti e movimenti, ma avremo anche persone che rimarranno nell’ambiente cestistico come Istruttori, Allenatori, Dirigenti, Arbitri e……pubblico intelligente.
Prof. Maurizio Mondoni
Fonte: DailyBasket
giovedì 11 luglio 2013
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