La GEAS squadra neopromossa in A2, nelle prime due giornate di campionato sarà l'avversaria, dell'Astro prima e della Virtus poi. Con grande soddisfazione comunica che nella stagione 2013/2014 affronterà il campionato di A2 con un roster quasi completamente cresciuto in casa, frutto di un progetto che parte da lontano.
Parla Cinzia Zanotti, la regina del vivaio “Abbiamo un progetto e un grande team E che gioia vedere le ex bimbe in A2!”
SESTO SAN GIOVANNI, 23 luglio 2013
Una prima squadra composta quasi completamente da giocatrici proveniente dal proprio settore giovanile è un sogno che parte da lontano: se infatti il Geas 2013-14 che affronterà nella prossima stagione il campionato di A2 sarà autogriffato, il merito è del progetto del vivaio della società sestese, da chi l’ha voluto e dallo staff tecnico. Dopo i vari scudetti giovanili ottenuti negli anni scorsi da U19, U17 e U15, questa stagione si è chiusa senza trionfi finali ma con un bilancio comunque molto positivo: le tre squadre maggiori infatti si sono qualificate alle finali nazionali, raccogliendo due secondi posti e una eliminazione ai quarti, mentre l’U14, categoria per la quale non è prevista la fase nazionale, è stata campione di Lombardia, così come le altre tre selezioni. Un fatto più unico che raro che certifica.
Responsabile del progetto del vivaio Geas è Cinzia Zanotti, coach dall’esperienza ormai importante nelle varie categorie giovanili dopo una carriera da giocatrice di altissimo livello. Grazie al suo lavoro e a quello di un gruppo di allenatori, preparatori e collaboratori il Geas è ormai riconosciuto a livello nazionale come un vero e proprio esempio di vivaio di qualità, vincente e organizzato. A parlare sono sì i risultati, ma soprattutto la crescita delle giocatrici e dell’intera società: dalla nascita del “nuovo” Geas, datata 2008, sono arrivati ben 5 titoli nazionali tra U19, U17 e U15, più svariati titoli regionali e altri riconoscimenti, ma è soprattutto il salto di qualità umano e tecnico delle ragazze del vivaio Geas a dare soddisfazioni a tutto l’ambiente. “Da ormai diversi anni – commenta proprio Cinzia Zanotti – abbiamo avviato un progetto in cui crediamo molto, che costa sacrifici e fatica ma che dà immense soddisfazioni: il lavoro, in palestra e fuori, diventa quasi un divertimento per noi e per le ragazze, che grazie allo sport crescono regalandosi anche qualche soddisfazione a livello agonistico. Crediamo molto in quello che stiamo facendo e continueremo a portare avanti le nostre idee per essere ancor più un punto di riferimento per il movimento, per le giocatrici e per le famiglie che, con passione, ci sostengono”.
Quello del Geas è un progetto che funziona solamente grazie al lavoro di squadra, come sottolinea come un mantra proprio Cinzia Zanotti: “Giocatrici e allenatori sono gli elementi visibili che vanno in campo e che sono sotto gli occhi di tutti, ma il nostro successo è costruito su basi solide rappresentate da tutti coloro che, in vari modi, ci sostengono, ci aiutano e ci incoraggiano a livello pratico o no. La nostra è una Squadra, con la S maiuscola, anche e soprattutto fuori dal campo, alla quale io e tutti dobbiamo dire grazie ogni giorno. Agli allenatori Filippo Bacchini, Monica Lanzi, Valentina Canali, Max Carella e Renata Salvestrini, al nostro preparatore atletico Beppe La Torre, al fisioterapista Giovanni Rabaiotti, al nostro medico Federico Casamassima, cui auguriamo tutta la fortuna del mondo per la sua prossima avventura a Cantù (maschile), fino a tutti i componenti della società, non possiamo che dire grazie per tutto quello che fanno e per i sacrifici che compiono in nome dello sport, del Geas e delle ragazze che giorno dopo giorno alleniamo, curiamo e cresciamo. Personalmente voglio ringraziare anche Monica Bonomi, che mi dà un grande aiuto per quello che riguarda l’aspetto pratico e organizzativo del nostro settore giovanile”.
L’annata appena conclusa, come detto, è da archiviare sicuramente in quelle “di successo”. Come spesso si dice, il difficile non è tanto vincere, quanto confermarsi ai vertici: in una categoria come quella giovanile forse questo vale ancora di più, perché sfornare talenti o comunque squadre competitive anno dopo anno non è cosa da poco. “Della stagione appena conclusa ci resta il rammarico di non aver portato a casa titoli con le nostre squadre di punta, ma il bilancio è certamente positivo: ci siamo confermati al top a livello nazionale qualificando tutte le squadre eleggibili alle finali nazionali e conquistando il titolo il Lombardia con ben quattro squadre. Certo, eravamo fin troppo abituati a vincere, ma tutti, da noi allenatori alle ragazze, sapevamo che non sarebbe stato facile confermarsi campioni, quindi le sconfitte sono state metabolizzate nel modo giusto. Le esperienze acquisite, che siano vittorie o sconfitte, fanno sempre crescere e trarremo il meglio anche da quelle della scorsa annata, così da lavorare ancora meglio nella prossima. Dobbiamo dire anche che siamo stati un po’ sfortunati, visto che numerose giocatrici sono arrivate al momento topico della stagione infortunate o in cattive condizioni, ma questo può capitare a tutti quindi non può essere una scusante. Ammettiamo i nostri errori, pur piccoli, tra cui quello di aver forse peccato di motivazione vista l’attitudine a vincere, ma queste rimangono pure supposizioni. L’importante è fermarsi a pensare e andare avanti con lo spirito giusto, cosa che stiamo certamente facendo”.
Se talenti come Gambarini, Zandalasini, Kacerik e tutte le altre che hanno fatto parte del gruppo che ha regalato al Geas scudetti e titolo negli ultimi anni stanno ormai avviandosi verso la fine del proprio ciclo nelle giovanili (tutte prenderanno parte dal prossimo anno solo al campionato U19, oltre che a quello di A2 con la prima squadra), dietro di loro stanno crescendo altre giocatrici che hanno portato, ad esempio, l’U14 al titolo lombardo e l’U15 alle finali nazionali. “Il segreto – prosegue coach Cinzia – è lavorare, lavorare e ancora lavorare: i talenti vanni e vengono, le squadre vincenti si costruiscono sul campo, giorno dopo giorno. Vedere le nostre giocatrici che fino a due anni fa giocavano nell’U15 disputare ora un campionato di A2 ci riempie di orgoglio, ma questo non deve essere un punto di arrivo: dobbiamo continuare ad alimentare la nostra squadra con nuove giocatrici e dar loro l’opportunità di ricalcare le orme, ad esempio, di Giulia Arturi o di altre atlete nate in casa nostra ed esplose poi sui massimi palcoscenici. Abbiamo numerose giocatrici convocate nelle nazionali giovanili, dall’U15 in su, e questo certifica il nostro buon lavoro e la crescita che queste ragazze portano avanti giorno dopo giorno coi nostri colori sulla maglia”.
Dopo il meritato riposo estivo, anche tutto il vivaio Geas si rimetterà in moto per proseguire nella sua splendida avventura: tra la prima e la seconda settimana di settembre tutte le selezioni, dal minibasket all’U19, ricominceranno ad allenarsi sotto la guida dei rispettivi coach. “Il roster degli allenatori – conclude coach Cinzia – è già definito e segue il programma per cui cerchiamo di far gestire a ogni coach lo stesso gruppo dall’U14 fino all’U19: per questo io allenerò l’U19 con Monica Lanzi e Filippo Bacchini come assistenti, Monica allenerà l’U17 insieme a Valentina Canali, cui invece sarà affidata la panchina dell’U15, con Max Carella vice allenatore. U13 e minibasket invece saranno affidati a Renata Salvestrini, punto di riferimento per le giocatrici più piccole. L’idea è quella di far crescere anche noi allenatori insieme alle giocatrici, impostando tutto il lavoro in modo coerente per le diverse categorie, lavorando si sui fondamentali ma anche su sistemi di allenamento condivisi e, in alcuni casi, studiati ad hoc per le giocatrici”.
Jacopo Cattaneo
Ufficio Stampa Geas
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