Lo sport è spesso occasione per visitare paesi lontani, fuori dagli itinerari turistici solitamente programmati dalle Agenzie di viaggio.
Come Istruttore F.I.B.A. ho avuto questa grande occasione e ho tenuto una serie di Corsi di formazione per i giovani allenatori di pallacanestro e per gli Istruttori Minibasket nelle ex Repubbliche russe, che hanno aderito al progetto F.I.B.A. “Young Coaches 2000”: Georgia, Armenia, Bielorussia, Moldavia, Estonia e Azerbaijan.
GEORGIA
Il primo Paese che ho visitato è stata la Georgia, l’antica terra che anticamente i Greci chiamavano Colchide.
L’arrivo a Tbilisi (capitale della Georgia) è avvenuto di notte e nelle strade buio pesto, data la scarsità di energia elettrica (costa molto) e poche macchine, ma in compenso molti “baracchini” che vendevano di tutto.
Il giorno dopo Tbilisi si è presentata tutta nella sua bellezza: nella città nuova ho trovato negozi di Fiorucci, Gucci, Benetton e Bulgari, mentre in quella vecchia, case antichissime in legno, monumenti grandiosi, giardini bellissimi e tanto verde.
La Georgia è un paese con molti giacimenti di ferro, carbone e manganese e una solida agricoltura.
Per le strade ho visto molte Fiat 124, ma numerose sono le Mercedes, tantissime chiese ortodosse e una sola cattolica, quella in cui il Papa Giovanni Paolo II ha celebrato la Santa Messa in occasione della sua visita pastorale.
A circa 150 km. da Tbilisi, ho visitato Gori, città natale di Stalin: la casa di Stalin, il museo con icone molto belle e il famoso “treno della pace”, dove è stato firmato l’armistizio della seconda guerra mondiale.
A Tbilisi vi sono molte palestre in parquet, un poco obsolete, il palazzo dello sport è immenso e ha una capienza di diecimila posti. Qui giocava la famosa squadra di pallacanestro “Dinamo Tbilisi”, campione d’Europa negli anni sessanta-settanta, squadra che battè le scarpette rosse del Simmenthal di Rubini e l’Ignis Varese di Tracuzzi.
Lo sport più praticato in Georgia è il calcio, poi segue a ruota il basket (con grandi talenti a livello giovanile che poi sono venuti in Italia e poi nell’N.B.A.), la lotta, il judo, il tiro a segno e il sollevamento pesi.
Nel basket si disputa un campionato maschile di serie A, in cui è ammesso un solo straniero per squadra.
A livello giovanile, in Georgia la pratica della pallacanestro è molto diffusa, i metodi di allenamento sono ancora quelli russi: grande lavoro fisico e insegnamento analitico della tecnica cestistica. Ultimamente grandi progressi anche nella metodologia dell’allenamento.
I cestisti georgiani sono grossi atleti, fisicamente dotati (si allenano tutti i giorni), con carenze tecniche evidenti, ma esplosivi, forti e resistenti.
A scuola, due ore di Educazione Fisica e Sportiva la settimana (il mattino) e attività quasi tutti i pomeriggi (allenamenti).
La pallacanestro in Georgia è giocata a scuola e nelle Università e gli allenatori sono o ex giocatori o Insegnanti di Educazione Fisica, usciti dall’Istituto di Scienze Motorie e dello Sport di Mosca.
In palestra, tanto lavoro sui pesi, sui balzi e poco sulla tecnica: però la filosofia russa non paga più, perché non basta essere forti e potenti per giocare a basket, la tecnica ormai gioca un ruolo importante.
I bambini georgiani giocano a Minibasket a scuola, nei Club e si disputa un campionato nazionale; il Minibasket in Georgia termina a 12 anni. E’ un Minibasket un po’ troppo tecnico, si va alla ricerca del talento. Ho cercato di ridare al gioco il suo posto principale nell’educazione globale della persona e spero di esserci riuscito. Ho ricevuto molte attestazioni di stima da parte degli Istruttori e allenatori georgiani
Oltre al Minibasket, i bambini a scuola praticano molte discipline sportive: atletica leggera, nuoto, judo, lotta e tutto è gratuito.
Ho tenuto (assieme all’allenatore ungherese Lazlo Killik) per due settimane (una per anno), le lezioni e gli allenamenti per gli Istruttori e allenatori georgiani, provenienti da tutte le regioni della Georgia e grande è stato l’interesse di tutti nel seguire il Corso.
Durante le lezioni sono state presentate nuove metodologie di insegnamento e di allenamento a livello giovanile e di Minibasket, non più basate sul metodo analitico, ma principalmente sul metodo misto (globale, analitico, globale).
ARMENIA
L’Armenia è una regione geograficamente affascinante, valli profonde e montagne altissime che culminano nella cima dell’Agri Dagi, da noi conosciuto come il biblico Ararat, a quasi 5.200 mt. d’altitudine, che domina la valle dell’Arasse.
L’Armenia è un paese prevalentemente agricolo, una popolazione cordiale, gentile. Non ho visto un semaforo in tutta Jerevan (la capitale), in compenso poliziotti in ogni angolo della città, circolano moltissime Fiat 124 e 125.
Ho avuto la fortuna di visitare un convento maestoso e all’interno una chiesa con icone preziosissime: non so quante persone hanno avuto la possibilità di visitare questo angolo del mondo!
A Jerevan città con oltre un milione di abitanti, ho alloggiato all’Hotel Erebuni, che divenne famoso in tutto il mondo quando nel salone principale si svolse il campionato del mondo di scacchi.
Molte chiese ortodosse, uno splendido museo, tanti monumenti. Di italiano, a Jerevan ho trovato il caffè Lavazza (dopo aver assaggiato il caffè turco) e ho bevuto un ottimo cognac.
Una stranezza: le ragazze armene vestono quasi tutte di nero, portano scarpe altissime e poi, oltre al visto di entrata (70 dollari), si paga anche quello di uscita (40 dollari) e anche un “ticket air” (10 dollari) ogni volta che si sale in aereo.
In Armenia lo sport è molto praticato, il calcio la fa da padrone, segue la lotta, il sollevamento pesi, il pugilato il judo, il tiro a segno e il tiro a volo.
A scuola due ore di Educazione Fisica la settimana e allenamenti (quasi tutti i giorni al pomeriggio.
All’Università si gioca a basket, a pallavolo e si pratica l’atletica leggera.
Sono organizzati campionati nazionali delle singole discipline, gli Allenatori sono o Insegnanti di Educazione Fisica o ex giocatori.
A Jerevan esistono poche palestre con parquet, ma tanta è la voglia di imparare, che i giovani giocano all’aperto su campi in terra battuta e canestri sgangherati.
Il Minibasket è un po’ la pallacanestro in miniatura, si esagera con la tecnica, le selezioni sono precoci. Ho cercato di introdurre il concetto di un Minibasket gioco-sport e spero di esserci riuscito.
La pallacanestro ha tradizioni antiche in Armenia, molti giocatori russi degli anni 70’ provenivano dall’Armenia, ora è una disciplina tutta da ricostruire, ma tanta è la voglia degli allenatori (molte donne) che non ho dubbi che il basket armeno possa ritornare agli antichi fasti.
Giovani talenti (alti e grossi) si dilettano nella pallacanestro, il metodo di allenamento è quello russo: tanta atletica, pesi, balzi e……poca tecnica.
Al Corso di formazione, grande interesse da parte degli Allenatori, tanta voglia di imparare esercizi nuovi, molte le domande e le richieste di chiarimenti sulla metodologia di insegnamento del Minibasket.
BIELORUSSIA
La Bielorussia (Russia bianca) è una piccola Repubblica, con una bellissima capitale, Minsk, ricca di piazze enormi e monumenti grandiosi, dedicati soprattutto a Lenin. Molti sono i supermercati (stile europeo), negozi bellissimi, strade molto ampie, macchine europee.
L’Aeroporto è immenso, ma quasi sempre vuoto, pochi sono i voli in arrivo e in partenza, i controlli della polizia sono molto severi.
Il visto di entrata è salatissimo (120 dollari), non è da meno quello di uscita (40 dollari).
Il Corso di Formazione per Istruttori e allenatori è stato tenuto a Gomel, una città situata a circa 400 km. da Minsk. Una sola strada completamente in mezzo ai boschi, con un solo distributore di benzina (si fa per dire!) lungo il tragitto, ma in compenso moltissimi controlli radar per il controllo della velocità e multe salatissime per i trasgressori (la multa è in relazione al reddito).
In Bielorussia si pratica ad alto livello il calcio, il basket, lo sci di fondo, il biathlon, il salto dal trampolino.
Imponente e grandioso è il Centro di Preparazione Olimpica per gli Sport invernali: palestre, saune, idromassaggio, trampolini per il salto, percorsi per il biathlon, sale pesi e una comoda foresteria.
I migliori talenti bielorussi (maschi e femmine) delle discipline olimpiche invernali, sono invitati al Centro di Preparazione Olimpica e sotto la guida di abili allenatori si preparano per le competizioni nazionali ed internazionali.
42 partecipanti al Corso FIBA per Istruttori e allenatori di pallacanestro, palestra in parquet perfetta, come dimostratori ragazzi e ragazze sopra il metro e ottanta. Atleti fortissimi (forti, resistenti, rapidi), tecnicamente molto bravi, gran saltatori (molto lavoro in palestra, molti pesi e tanta atletica). Anche le ragazze non scherzano, sono forti atleticamente, veloci e in possesso di una buona tecnica cestistica.
Il metodo di allenamento nella pallacanestro non è solamente quello russo, molti allenatori bielorussi hanno imparato ad allenare frequentando Clinic e Corsi nell’Europa occidentale e negli Stati Uniti.
I giocatori delle squadre di Club si allenano 5 volte alla settimana, due ore per allenamento, la disciplina è ferrea, chi sgarra è punito, gli allenatori sono preparati (molti sono ex giocatori di ottimo livello, altri sono Insegnanti di Educazione Fisica, laureati all’Università di Scienze Motorie di Mosca) e molto interessati alle nuove metodologie di allenamento del basket giovanile e del Minibasket. Il Minibasket si pratica a scuola e nei club: a scuola è gratuito. Si organizza il campionato nazionale Minibasket, al quale partecipano tutti i Club che hanno vinto le fasi provinciali e regionali.
Prof. Maurizio Mondoni
Fonte: Dailybasket
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