(Giovanni Venuto*) - I campionati non hanno ancora definito le griglie dei playoff e dei playout, fasi quest'ultime che dovrebbero non solo dare i risultati definitivi della stagione 2012/2013, ma anche esprimere uno spettacolo cestistico importante ed incoraggiante per l'intero movimento cestistico nazionale. Invece, accade che alcune societa' nate da diversi decenni e con un buon seguito di tifosi ed appassionati, lanci il proprio grido di dolore che preannuncia la vendita o cessione del titolo, se non arrivassero aiuti concreti ed immediati.
Alcuni penseranno che si tratta delle solite perdite fisiologiche, quindi niente di preoccupante, ma cosi' non è perché quando si sottovalutano segnali chiari come le goccie d'acqua che fuoriescono dalle pareti di una diga, penso che anche un bambino capirebbe che se non si corre a riparare la piccola perdita, prestissimo la diga sarebbe spazzata via dalla forza devastante dell'acqua. L'esempio forse è nudo e crudele, ma rende bene l'idea soprattutto a coloro che continuano a vedere il proprio orticello, senza ricordare che la salvezza di ogni societa' e squadra rende piu' forte e seguita l'intera Pallacanestro Italiana.
Dopo questo ennesimo strillo di tromba, sarebbe auspicabile che tutti si unissero all'unisono, ognuno con le proprie responsabilita' e capacita', nel trovare e proporre soluzioni che assicurino il proseguimento della vita sportiva a societa' che hanno fatto la storia di intere citta' e paesi, spesso anche molto piccoli, che in questo sport hanno trovato una identita' territoriale importante.
Con umilta' propongo una delle soluzioni che potrebbe essere l'associazione di piccole realta', molto vicine geograficamente, in una unica SOCIETA' che stia al vertice con la prima squadra, ma che costruisca dei settori giovanili seri che vanno dal Minibasket sino all'under 19. Il campanilismo non sarebbe rinnegato, perché ora che siamo da un bel pezzo nel mercato globale, continuare a pensare ed ad agire in piccolo si rischia di continuare a gridare.....VENDO,CHIUDO, NON C'E' UNA LIRA ...Pardon! 1 Euro!
*Coach
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