venerdì 1 marzo 2013

Sacchetti: «Una sfida tosta ma tutta da giocare»



Nel consueto incontro del venerdì coach Meo Sacchetti ha fatto il punto della situazione e presentato ai giornalisti presenti in sala la sfida all'Enel Brindisi

Media Time. A due giorni dalla palla a due di Brindisi, con i biancoblu ad affrontare in terra di Puglia l'Enel di coach Bucchi, coach Meo Sacchetti si è seduto al tavolo della sala stampa del PalaSerradimigni per incontrare i giornalisti di carta stampata, televisione, radio e siti internet. Il tecnico di Altamura ha fatto il punto della situazione sulla settimana di lavoro sassarese e sulla stagione della Dinamo Banco di Sardegna (capolista della Lega A in coabitazione con la Cimberio Varese), soffermandosi poi sul prossimo impegno di regular season, prima di due trasferte consecutive che attendono Vanuzzo e compagni a cavallo fra sesta e settimana giornata di ritorno.

La squadra lavora sul campo in vista della sfida all'Enel, situazione?
«Travis ha superato l'influenza, Thornton non si è allenato e a meno di miracoli non abbiamo voglia di rischiare un giocatore. Si riparte con Devecchi? Penso di si. Ignerski? Ci ha fatto vedere contro Pesaro le qualità che noi sappiamo gli appartengono. Il primato? Fa piacere e vorremmo confermarlo, ma qualora non fosse non sarebbe una tragedia. Certo non significa essere i favoriti per lo scudetto».

Che gara sarà contro i pugliesi di Bucchi?
«Brindisi bestia nera? Ci han battuto tante volte, ci han messo in difficoltà ma non è un problema dell'essere bestia nera o meno, c'è una partita da giocare e ce la giocheremo. In Coppa Italia abbiamo vinto noi, loro all'andata in campionato. Sotto hanno più presenza di noi, hanno poi dei piccoli molto validi, come noi del resto per questo forse dicono che siamo simili. Sappiamo che soffriamo i lunghi di peso ma, d'altra parte, puntiamo a sfruttare l'agilità».

Il grande apporto della panchina e la presenza dello starting five, due facce della stessa medaglia biancoblu
«Giocare una partita a settimana e stare per 35' è normalità. Cerchiamo di andare avanti come siamo andati, fra acciacchi e influenza i minutaggi sono calati o aumentati. Dura avere cinque giocatori che vanno al top tutti assieme e contemporaneamente sul parquet, sarebbe ideale ma molto singolare. Per questo è utile avere un aiuto da parte di tutti».

Sassari, 01 marzo 2013
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna

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