Appuntamento del martedì in sala stampa al PalaSerradimigni. Ad incontrare i giornalisti è stato il playmaker veneto Mauro Pinton
Media Time. È il playmaker veneto Mauro Pinton, alla sua terza annata in maglia Dinamo Banco di Sardegna, a presentarsi in sala stampa post seduta di lavoro mattutina ed incontrare i giornalisti di carta stampata, televisione, radio e siti internet. Al regista di Marghera, protagonista del recente successo di campionato sull'Umana Reyer Venezia, è toccato il compito di fare il punto della situazione sulla stagione biancoblu e sulla sua avventura sassarese, con massima disponibilità e razionalità proprie di un giocatore che sa di essere parte integrante del gruppo, conosce il suo ruolo e lavora per farsi trovare pronto alla chiamata di coach Meo Sacchetti.
A quattro giornate dal giro di boa, bilancio?
«Il gruppo sta crescendo sempre di più, la seconda posizione in classifica è un ottimo risultato ed io mi sto rimettendo in gioco in un campionato in cui il livello è molto alto. Difficile uscire dalla panca e fare la differenza, anche perché l'esigenza è esprimersi su standard elevati. Rammarichi? Non ce ne sono, più di quello che stiamo facendo non si può chiedere. Obiettivi? Vincere il più possibile. Il livello della Lega A però si alzerà ancora, puntiamo a raggiungere la posizione migliore possibile ed arrivare in forma ai playoff»
Contro Venezia un'altra ottima prestazione del gruppo biancoblu
«Loro arrivavano a Sassari dopo aver vinto sette delle ultime otto gare disputate. Vincere così? Forse non me lo aspettavo nemmeno io, e poi loro avevano iniziato davvero molto bene. Noi abbiamo fatto il break nel terzo quarto, loro hanno avuto poco da alcuni giocatori importanti. Siamo scattati grazie alle bombe di Jack, complimenti a lui. Siamo stati bravi, ancora una volta è stato l'insieme a fare la differenza».
Il ruolo della panchina?
«Dà fastidio quando dicono che la nostra panchina dà meno rispetto alle altre, perché la situazione è quella in cui il quintetto fa molto bene e chi si alza dalla panchina ha poco tempo per esprimersi come vorrebbe. Questo però lo sappiamo tutti e fa parte del gioco. I miei spazi? Chiaro che come ogni giocatore vorrei giocare tanto. Cerco di allenarmi per rubare qualche minuto in più, poi giustamente il coach fa le sue scelte. Siamo un gruppo che in tre anni si sente parte della stessa cosa, unito e compatto».
Sassari, 19 febbraio 2013
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
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martedì 19 febbraio 2013
Pinton : «Noi un gruppo parte della stessa cosa»
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