giovedì 3 gennaio 2013

A1F: La crisi del basket femminile



Il massimo campionato della nostra serie A/1 continua, purtroppo, a perdere pezzi, uno dopo l'altro. L'ultimo in ordine di tempo, il glorioso club atletico Faenza, dopo Alcamo, Vigarano Mainarda, il plurititolato Pool Comense così come il Geas.Una serie A/1 a sole 10 squadre è un'emorragia davvero preoccupante!  Proprio in tale contesto negativo, però, è bene raccogliere le idee da qualsiasi parte esse vengano, per cercare di sovvertirne l'inerzia in positivo...

Incentrando la nostra attenzione di operatori e promotori del basket femminile sulle problematiche dell'intero movimento di vertice, ci preme sottolineare l'impegno che la Lega, la nuova Lega dell'eclettico presidente Paolo De Angelis, è chiamata a profondere, al più presto, per raccordare gli ulteriori sforzi dei dirigenti di tutte le società di A/1 sull'impellente necessità di adottare ogni possibile soluzione migliorativa dell'attuale stato di stallo della diffusione mediatica del movimento.
Neanche ai vertici della Federbasket deve sfuggire lo stato di sofferenza del basket femminile altrimenti andrebbe in malora la finalità sportiva e sociale delle pari opportunità.Se c'è uno in famiglia che soffre, soffrono tutti, maschi e femmine.Il futuro prossimo presidente Gianni Petrucci, che ho conosciuto personalmente all'epoca del suo primo mandato e con cui ho condiviso, da dirigente federale provinciale, le linee programmatiche e promozionali del movimento cestistico, avrà un compito davvero arduo per raddrizzare la barra in positivo ma avrà bisogno del contributo di tutti, da un capo all'altro dell'Italia cestistica per rivitalizzare un movimento intero in grave sofferenza.Per quanto riguarda quello femminile, venuta meno l'attenzione dei media nazionali (Raisport, Sportitalia, La7 ecc.) col pretesto (bontà loro, sic!) del suo scarso appeal, crediamo sia importante e necessario intraprendere altre strade.Quella più a portata di mano e, tutto sommato a buon mercato, può essere la soluzione internet, con la trasmissione in streaming delle partite...di tutte le partite, anche in contemporanea, tipo il “basket minuto per minuto”.
Una soluzione del genere, che non è affatto utopistica ma molto realistica, godrebbe del gradimento dei tanti tifosi che non hanno la possibilità di seguire la squadra del cuore, perchè lontani oppure impossibilitati per altri motivi.Una soluzione che permetterebbe, peraltro, a chi gestisce “la diretta dai campi” (una buona idea..ultimamente in sofferenza, però!) di avere meno problemi di quelli che incontra attualmente.
Un'intelligente soluzione per conseguire e stabilizzare due obiettivi tecnici e tutti insieme per ravvivare l'interesse intorno al movimento femminile.Intanto plaudiamo all'iniziativa, già in atto pur con qualche difficoltà del settore comunicazione, di trasmettere in streaming una gara a settimana.
Pensiamo, però, che la pur lodevole iniziativa possa incontrare, di volta in volta, delle difficoltà “ambientali” per lo scarso cablaggio dei palazzetti circa i collegamenti internet.Pensare, inoltre, che ciò possa comportare una minore affluenza nei palazzetti, crediamo sia un'illazione poco rispondente al problema principale.
Diffondere il movimento via internet, sarebbe, invece, importante per una maggiore esposizione mediatica degli sponsor, con relativo più alto gradimento, tale da ampliare il sia pur ristretto bacino d'utenza delle emittenti private di riferimento delle società.C'è, peraltro un'altra considerazione da fare..ed è quella che, se in tempi normali non è mai intelligente ed utile “snobbare” le migliori capacità professionali, figuriamoci se lo si possa fare, ancora di più, in tempi di crisi.“Intelligenti pauca”, dicevano i nostri saggi antenati latini.

Buon basket a tutti

Toni Cappuccio

Fonte: tuttobasket

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