Umberto Alliori 51 anni,
valenzano, per diversi anni è stato vice allenatore in serie A1 con
l’Alessandria allenata da Roberto Ricchini, attuale coach della Cras Taranto.
Successivamente è stato chiamato a collaborare con il Settore Squadre Nazionali
diventando ricoprendo il ruolo di assistente allenatore di Giovanni Lucchesi,
con le nazionali giovanili femminili. Con Lucchesi ha conquistato una medaglia
d’ argento con la nazionale under 16 agli Europei di Katowice (Polonia) nel 2008
e la medaglia d’oro con la nazionale under 18, agli Europei di Poprad. In
entrambe le due squadre militava anche la cagliaritana Beatrice Carta play della
Virtus Cagliari. E’ stato anche allenatore della formazione Under 14 femminile.
Attualmente Umberto Alliori ricopre il ruolo di Referente Tecnico Territoriale
Piemonte.
Umberto Alliori, qual’ è la situazione del movimento giovanile in Italia?“E’ sempre diviso in due: quello maschile meglio, soprattutto per quanto riguarda il numero dei tesserati, mentre quello femminile soffre un tantino. Fortunatamente dalle recenti stime, ci arrivano dei dati confortanti, nei quali abbiamo riscontrato un leggero incremento per ciò che riguarda le ultime annate, ma in generale posso dire che il movimento non va male”.
Eppure…“Eppure un pizzico di preoccupazione esiste e riguarda il reclutamento delle giovani leve. Il modus operandi per attirare l’ attenzione dei nuovi atleti non è quello di una volta e, credo che dovremo lavorare per cercare di migliorare questo aspetto e di conseguenza incrementare il numero dei giovani che si avvicinano a questa disciplina”.
In questo senso le iniziative messe in atto dalla Federbasket sono davvero tante, ma forse non bastano?“Effettivamente ci sono ottime iniziative rivolte ai giovani, organizzate dalla Federazione pallacanestro, e in questi ultimi anni, a livello europeo abbiamo avuto risultati straordinari, però dobbiamo sicuramente preoccuparci del minibasket, magari lavorare con maggiore intensità nelle scuole e riportare le bambine e i bambini in palestra, perché se non abbiamo materiale su cui lavorare nei prossimi anni andremo incontro alla crisi di risultati”.
L’attuale momento di crisi economica può, in qualche modo aver influito sull’organizzazione di eventi dedicati ai giovani?“La crisi ha influito su tutto. Sono sparite società, altre hanno difficoltà a rimanere in vita, pagare palestre e allenatori. Un periodo difficile che speriamo si possa superare quanto prima”.
La realtà sarda?“E’ ancora una realtà dove, fortunatamente esiste ancora del movimento, che qualche risultato lo ottiene. Noi, in questi ultimi anni, abbiamo, grazie anche ad una giocatrice sarda, capitano della nazionale under 16, avuto delle grandi soddisfazioni a livello europeo. Mi sembra che in Sardegna ci siano tante società che lavorano e che fanno abbastanza bene e il vostro è certamente un territorio messo meglio di altre realtà regionali italiane.”.
A proposito di una giocatrice sarda che lei ha citato prima, a questo punto è d’obbligo parlare proprio di Beatrice Carta che domenica scorsa ad un anno dal suo terzo grave infortunio al ginocchio ha ripreso a giocare con la Virtus…“Beatrice è stata sicuramente la colonna portante della nostra nazionale giovanile. Con lei abbiamo vinto un argento e poi una medaglia d’oro. Chiaro, che non si vince un oro e un argento per una giocatrice, ma lei è una ragazza straordinaria che, oltre ad essere un’atleta di valore, ha il merito di tenere unita
la squadra. Magari è un caso, da quando lei si è rotta non abbiamo più avuto i risultati di prima. E’ rientrata in campo domenica e la Virtus ha ripreso a vincere. E’ una giocatrice che caratterialmente ha la capacità di condurre dei gruppi, speriamo che adesso la sfortuna le volti la faccia una volta per tutte e riprenda ad essere leader nel suo club e chissà, magari di nuovo in nazionale. In bocca al lupo Bea”.
Fonte: FIP
Umberto Alliori, qual’ è la situazione del movimento giovanile in Italia?“E’ sempre diviso in due: quello maschile meglio, soprattutto per quanto riguarda il numero dei tesserati, mentre quello femminile soffre un tantino. Fortunatamente dalle recenti stime, ci arrivano dei dati confortanti, nei quali abbiamo riscontrato un leggero incremento per ciò che riguarda le ultime annate, ma in generale posso dire che il movimento non va male”.
Eppure…“Eppure un pizzico di preoccupazione esiste e riguarda il reclutamento delle giovani leve. Il modus operandi per attirare l’ attenzione dei nuovi atleti non è quello di una volta e, credo che dovremo lavorare per cercare di migliorare questo aspetto e di conseguenza incrementare il numero dei giovani che si avvicinano a questa disciplina”.
In questo senso le iniziative messe in atto dalla Federbasket sono davvero tante, ma forse non bastano?“Effettivamente ci sono ottime iniziative rivolte ai giovani, organizzate dalla Federazione pallacanestro, e in questi ultimi anni, a livello europeo abbiamo avuto risultati straordinari, però dobbiamo sicuramente preoccuparci del minibasket, magari lavorare con maggiore intensità nelle scuole e riportare le bambine e i bambini in palestra, perché se non abbiamo materiale su cui lavorare nei prossimi anni andremo incontro alla crisi di risultati”.
L’attuale momento di crisi economica può, in qualche modo aver influito sull’organizzazione di eventi dedicati ai giovani?“La crisi ha influito su tutto. Sono sparite società, altre hanno difficoltà a rimanere in vita, pagare palestre e allenatori. Un periodo difficile che speriamo si possa superare quanto prima”.
La realtà sarda?“E’ ancora una realtà dove, fortunatamente esiste ancora del movimento, che qualche risultato lo ottiene. Noi, in questi ultimi anni, abbiamo, grazie anche ad una giocatrice sarda, capitano della nazionale under 16, avuto delle grandi soddisfazioni a livello europeo. Mi sembra che in Sardegna ci siano tante società che lavorano e che fanno abbastanza bene e il vostro è certamente un territorio messo meglio di altre realtà regionali italiane.”.
A proposito di una giocatrice sarda che lei ha citato prima, a questo punto è d’obbligo parlare proprio di Beatrice Carta che domenica scorsa ad un anno dal suo terzo grave infortunio al ginocchio ha ripreso a giocare con la Virtus…“Beatrice è stata sicuramente la colonna portante della nostra nazionale giovanile. Con lei abbiamo vinto un argento e poi una medaglia d’oro. Chiaro, che non si vince un oro e un argento per una giocatrice, ma lei è una ragazza straordinaria che, oltre ad essere un’atleta di valore, ha il merito di tenere unita
la squadra. Magari è un caso, da quando lei si è rotta non abbiamo più avuto i risultati di prima. E’ rientrata in campo domenica e la Virtus ha ripreso a vincere. E’ una giocatrice che caratterialmente ha la capacità di condurre dei gruppi, speriamo che adesso la sfortuna le volti la faccia una volta per tutte e riprenda ad essere leader nel suo club e chissà, magari di nuovo in nazionale. In bocca al lupo Bea”.
Fonte: FIP
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