Il tecnico della Dinamo Banco
di Sardegna ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa: «Siamo in ballo e
vogliamo ballare, metteremo il nostro vestito migliore»
Vigilia europea. Domani alle 20:45 la
Dinamo Banco di Sardegna farà il suo esordio assoluto in
Eurocup, prestigiosa competizione internazionale della palla a spicchi che, per
la prima volta nella storia, avrà fra i suoi protagonisti i biancoblu di coach
Meo Sacchetti ed un team sardo in generale. È proprio il
tecnico di Altamura, bandiera di Varese e più volte protagonista con il club e
la Nazionale azzurra nell'Europa della pallacanestro, a presentarsi in sala
stampa al PalaSerradimigni per incontrare i giornalisti di
carta stampata, televisione, radio e siti internet, pronto a presentare
l'affascinante sfida di Eurocup con il Cajasol
Siviglia.
Dal campionato all'Europa: domani parte la sfida
all'Eurocup.
«Spero che avremo un approccio diverso rispetto al match con
Brindisi. L'Eurocup una manifestazione molto
importante, ci teniamo particolarmente, l'abbiamo raggiunta lo scorso anno e la
vogliamo giocare al meglio. Con domenica si è chiuso un capitolo, ognuno ha
fatto la sua analisi: abbiamo perso una gara giocando male contro un team che
non ci ha mai permesso di entrarci a modo nostro. I ragazzi in partita avranno
un po' di rabbia per il ko subito, si tratta solo di metterla in campo».
Domani la storica sfida al Cajasol Siviglia nel primo
turno di Eurocup
«Siviglia sembra una squadra strutturata in
stile Eurolega con playmaker alla Bodiroga per
intenderci, l'importante però è valutare quello che faremo noi. Magari subiremo
sotto canestro ma possiamo essere aggressivi come sappiamo e vedremo di farlo
contro una squadra di livello. Questo esordio in coppa è stimolante per me,
immagino per i giocatori: solo in tre hanno vissuto l'emozione dell'Europa, una
ribalta del genere dà motivazioni importanti».
Valutazioni in avvicinamento alla coppa?
«A livello di minutaggi non parto con schemi predefiniti, ma mi
piacerebbe diluire lo spazio in campo dato al quintetto base. In coppa vincere
in casa è basilare, sulle sei gare un match perso in fra le mura amiche ha
valore triplo, ma non ci voglio pensare. A livello mentale avremo la possibilità
di reagire subito dopo una sconfitta, anche se si gioca a tre giorni dalla
sirena finale. Una cosa è certa: non eravamo campioni del mondo prima e non
siamo giocatori scarsi oggi. Ce la giocheremo»
L'Europa di oggi e l'Europa di Sacchetti.
«C'è stato un cambiamento nella linea arbitrale rispetto a
quando giocavo io. Non ci sono arbitraggi casalinghi come una volta, tutto è più
controllato e lineare, ci possono essere degli sbagli ma adesso è cambiato
l'approccio degli arbitri. Per me da allenatore è una occasione importante,
siamo in ballo e vogliamo ballare, con il nostro vestito migliore»
Sassari, 06 novembre 2012
Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
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