Prima di entrare in campo a dirigere l'allenamento pomeridiano coach Meo Sacchetti ha incontrato i giornalisti al PalaSerradimigni e presentato il match di domenica all'Adriatic Arena
Media time. Nuovo giro, nuova corsa, nuova trasferta (la seconda consecutiva) e nuova conferenza pre gara di coach Meo Sacchetti al PalaSerradimigni. Davanti ad una folto e interessata platea di gironalisti di carta stampata, televisione, radio e siti internet il tecnico della Dinamo Banco di Sardegna Sassari ha fatto il punto della situazione su questo primo scorcio di regular season biancoblu, sull'attuale situazione da classifica, sulle condizioni del roster e sul prossimo impegno in programma domenica alle 18:30 nelle Marche contro la storica Vuelle di coach Ticchi.
Quinta giornata del gironedi andata in Lega A, la Dinamo è capolista: se lo aspettava?
«Mah sinceramente no, e non tanto per quello che abbiamo fatto noi. Mi spiego meglio: mi aspettavo di vedere in vetta squadre come Milano, Siena o Cantù, magari anche con qualche cosiddetta sorpresa come noi e Varese. E invece in testa ci siamo proprio noi che non ci siamo mai stati, e Varese che c'è stata tempo addietro. La cosa importantre è che non c'è un team a zero punti, questo è un campionato strano, al momento tutto è relativo e non dà indicazioni sostanzialmente di rilievo. Ci sarà da aspettare almeno la decima giornata. La Dinamo? Ha qualcosa di diverso, anche se non giudico gli altri, io penso solo ai miei ragazzi ed a giocare la mia e nostra pallacanestro».
Che gara vi aspetta a Pesaro?
«Sia Sassari che Pesaro sono due squadre che oggi giocano meglio rispetto a quando si sono incontrate in Sardegna. Sono una formazione cui piace andare di corsa, come alla mia del resto- Sono in un buon periodo. Hanno giocato bene a Siena, sono stati a lungo avanti ma si sono dovuti confrontare contro la forza e la mentalità di un avversario che sa come colpire e quando colpire. Sono una buona squadra, andiamo lì a giocarcela come sempre, senza snaturarci e secondo il nostro dna cestistico. L'Adriatic Arena è un campo dove a volte non siamo adnati bene. Non ci abbiamo mai vinto? Anche in altri campi non è mai capitato, non è certo un problema».
Situazione squadra e ambiente?
«Chiaro che c'è grande entusiasmo, grande euforia ed anche noi siamo contenti. Il discorso dell'ultimo tiro che vale la vittoria invece va letto in un'altra prospettiva: per arrivare a giocare certi palloni, per creare certe situazioni devi lavorare durante la partita. L'ultimo canestro di Drake Diener è stato frutto di un grande passaggio di Vanuzzo, giochiamo di squadra e con il gruppo lavoriamo asull'inserimento dei nuovi che, peraltro, sono elementi di grande esperienza europea. Dobbiamo essere e restare lucidi e sereni, ancora la strada è lunga»
Sassari, 26 ottobre 2012 Giovanni Dessole
Ufficio Stampa
Dinamo Banco di Sardegna
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