domenica 24 giugno 2012

Meno affermazioni e più proposte per il futuro del nostro basket


Giorgio Armani con Nicolò Melli l'unico presente e futuro certo
Giorgio Armani con Nicolò Melli l'unico presente e futuro certo

di Sandro Spinetti


Landi, Venuto, Cassì ed altri ancora, propongono, confrontano, rispondono, inviando alla stampa riflessioni legittime, ma limitative, circoscritte, partigiane, che sorvolano il tema centrale del vero problema: qual è come rilanciare ed organizzare il FUTURO DEL BASKET.

Landi parla di NBA all’Italiana. Una idea legittima che mi sono permesso di commentare con riflessioni e proposte chiare e leggibili.

Coach Venuto lancia molti temi, a volte tecnici a volte generalisti, ma non scende nella proposta. Anche con Lui mi sono confrontato indirettamente con argomenti e proposte.

Cassì interpreta il suo ruolo con professionalità e piglio sindacale, ma anche Lui si limita ad un caso per affermare un principio, ma la sua esperienza sarebbe molto utile per ridisegnare le regole, adattarle ai tempi ed alle situazioni ed aprire dei confronti utili ad una discussione più generale ed a beneficio di tutte le parti, per il bene ed il futuro dei nostri ragazzi.

Criticare è facile, proporre un tantino più complicato, se poi bisogna mediare o accumunare tutti nelle scelte finali, l’impresa è difficilissima.

Ma il nostro Basket ha bisogno di scelte drastiche, talvolta impopolari, di operazioni chirurgiche in profondità, di ridimensionamenti che alcuni non vogliono, come le Top o le aspiranti Top, che altri sfuggono per non perdere la prima pagina, in un baillame che ci sta portando al fallimento.

Di Coach Venuto prendo in prestito la similitudine con la politica, perché gestire il Basket è anche fare scelte di politica sportiva ed è corretto sottolineare chi ha colpe, ma ancora più utile fare delle proposte.

Certo è inutile svenarsi per rimanere in alto (Serie A1, A2, A3, troppi stranieri, troppe squadre, troppi campionati) ed è inutile fregiarsi della tripla A quando abbiamo varato una Riforma (giusta) che ci rimanda alla serie C.

La riflessione deve essere globale: chi ha sbagliato deve avere l’umiltà di riconoscerlo e tutti insieme si deve ridisegnare la struttura, i confini ed il futuro del nostro basket, senza prevaricazioni od interessi di parte (vedi le troppe Leghe).

Qualche mio modesto scritto è presente nelle pagine e negli archivi di Pianetabasket.com e mi piacerebbe che gli interventi su temi già trattati fossero critici e propositivi e non argomenti e frasi proferite come se fossimo all’inizio di una discussione e di un percorso e non sull’orlo di un baratro.

Che ognuno di noi porti acqua al mulino e non cerchi di portare il mulino a sè; la Pallacanestro, il vero nome di questo sport, ha bisogno di tutti, dell’umiltà di tutti e dell’unità tra tutti.

Fonte : Pianeta Basket

Nessun commento:

Posta un commento